Solenne Vestizione e decennale della Misericordia di Mirabella Eclano

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Lo scorso 27 aprile, la Misericordia di Mirabella Eclano ha celebrato nella chiesa di Santa Maria Maggiore la Seconda Solenne Vestizione. Dieci Confratelli hanno ricevuto la “veste nera” ed il Rosario, simboli entrambi di carità cristiana, spirito di sacrificio e di aiuto per il prossimo. La veste, che ha origini antichissime, è caratterizzata dall’anonimato del confratello e della gratuità delle sue azioni di solidarietà.

«E’ stata una cerimonia stupenda, carica di forti emozioni, ma anche di responsabilità e di impegno futuro – ha affermato Diana Lanza, Governatore della Misericordia di Mirabella. Tutto si è svolto in silenzio, nel completo affidamento al Signore. Le cose che più mi hanno colpito sono state l’emozione e la commozione dei confratelli che hanno ricevuto la veste, consapevoli del significato e dell’importanza del rito e di ciò che comportava. La veste è un abito sacro, asperso con acqua benedetta, e chi la indossa di impegna ad esercitare le opere di misericordia».

Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti della Confederazione Nazionale e di Conferenza Regionale, il Coordinatore Provinciale, il Consigliere Nazionale del gruppo Frates, le Confraternite della Provincia di Avellino e della Regione Campania, il Presidente dell’Ail di Avellino, il Sindaco e le autorità civili.

Un momento singolare e di grande significato religioso, ricaduto nel giorno in cui si celebrava la festività di Gesù della Misericordia, e nell’anno in cui si ricordano i 770 anni dalla fondazione di questo movimento di volontariato, il più antico al mondo, che conta in tutto il globo circa duemila realtà, sviluppatesi secondo il modello italiano.

«Chi fa volontariato – continua il governatore Lanza – sceglie di aiutare chi soffre, di essere testimone della fede. Questo concetto è poco chiaro a chi vede in noi solo sirene e ambulanze. la Misericordia è ben altro, e nel nostro piccolo cerchiamo di dare un contributo alle varie problematiche e necessità».

Compito reso ancora più facile grazie alla benedizione, al termine della funzione religiosa, di un automezzo attrezzato per il trasporto di due carrozzelle mediante pedana di sollevamento completamente automatica.

Al termine della celebrazione, gli automezzi delle Confraternite convenute hanno sfilato per le vie del paese, ad invocare un cammino di fede e di carità per tutta la Confraternita.

Andrea De Gennaro

 


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