Suor Agnese festeggia 60anni di attività monastica

SuorAgneseall'asilo

Non c’è mai un perché ai ricordi: esistono legami che sono come carezze senza tempo e persone che lasciano attimi di eterna spensieratezza, soprattutto se si incontrano durante l’infanzia e si riescono a ritrovarle ed averle vicino ogni qualvolta si apre uno dei tanti cassetti della memoria.

Suor Agnese, per tante generazioni, è stata punto di riferimento e di crescita per i giovani eclanesi. Sia nei panni di suora che di semplice cittadina, ella è riuscita a condividere gioie e dolori della comunità, non restando isolata ma integrandosi totalmente con gli abitanti del posto, come educatrice di valori semplici e dando una solida base di vita anche ai più piccoli, che ancora oggi non l’hanno dimenticata. Per chi ha avuto l’onore di conoscerla, non può non ricordare la sua spalla destra: la nota “Teresina” , amica della suora e figura storica dell’Istituto ‘Figlie della Carità’. L’unione tra le due figure è stata quasi come un insegnamento su quanto sia importante nella vita un leale sodalizio, anche tra persone con culture e formazioni diverse.

Per tutti questi motivi, nel momento in cui attraverso facebook ,il più famoso dei social network, si è appresa la notizia che ricorreva il sessantesimo anniversario di vita religiosa di Suora Agnese, tutti i giovani di Mirabella si sono dichiarati entusiasti e si sono ricompattati per organizzare una festa in suo onore. Riportarla anche solo per un giorno nella città di Mirabella Eclano, è per tutti un motivo di gioia e di unione comunitaria. L’idea di rivederla tra le stanze ed i piccoli banchi della scuola per l’infanzia non solo riporta un senso di nostalgia per tempi ormai andati, ma anche una speranza per le prossime generazioni di incontrare educatrici così valide. Il passato da insegnante all’asilo privato delle suore ci fa riflettere su un tema sociale molto attuale, ossia il difficile rapporto tra maestro ed alunno, in uno dei livelli di istruzione più delicati ed importanti, dove oltre le competenze derivanti da percorsi di specifica istruzione è essenziale più di ogni altra cosa l’aspetto enpatico e psicologico tra l’istruttore e ragazzi.

Ogni giovane eclanese, infatti, ha conservato dentro di sé, con cura ed amore, il sorriso e la semplicità con cui Suor Agnese ha accompagnato l’infanzia, stagione fatata, la sola di tutta la vita che non finisce mai, che conservi e conquisti nonostante l’età e l’inevitabile crescita. Per tale ragione la Comunità attende con festosità il ritorno di un pezzo di ‘storia eclanese’ che certamente verrà accolto ed onorato come quello di una grande star.

Maria Esposito

 


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