Rione Sant’Angelo, alloggi popolari: il bando per l’assegnazione è un «sogno»

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Un’inaugurazione in pompa magna accompagnò il taglio del nastro, presso il rione Sant’Angelo, per i dieci alloggi riservati ad anziani, disabili e giovani coppie. Dopo sette mesi, però, del bando per l’assegnazione neppure l’ombra. Per fare luce sulla questione abbiamo sentito l’ingegnere Carmine Ruggiero, sub Commissario Iacp di Avellino (Istituto Autonomo Case Popolari che si occupa di edilizia, gestione e assegnazione delle case popolari) ed il consigliere comunale Antonio Sirignano con delega alle politiche sociali.

«Il ritardo è dovuto alla particolare procedura – chiosa il Consigliere Sirignano – che prevede un coordinamento fra Iacp e Regione Campania, dal momento che i dieci alloggi sono stati realizzati secondo la logica dell’edilizia sociale, diversa da quella tradizionale pubblica». Di parere opposto è l’ingegnere Ruggiero, che nega si tratti di edilizia sociale e contesta: «la pertinenza del bando è comunale, e anche io reputo anomalo il fatto che ancora non sia stato stilato». E alla domanda sul perché di tanto ritardo, il sub Commissario glissa con un «no, non lo so».

Gli importi stanziati dalla Regione Campania (ben 6 milioni di euro), infatti, sono fondi di edilizia residenziale pubblica (Erp), peraltro l’edilizia sociale presuppone la compartecipazione di pubblico e privato, ma per la realizzazione del cosiddetto villaggio ecologico non vi è stato alcun investimento da parte di soggetti privati. In ogni caso, sia che si tratti di alloggi popolari tradizionali o di housing sociale, il bando avrebbe dovuto essere pubblicato già da tempo. Infatti, ai sensi della legge 865 del 1971, che regolamenta l’edilizia residenziale pubblica, l’Ente incaricato è tenuto a bandire gli appositi concorsi almeno sei mesi prima del termine contrattuale di ultimazione dei lavori. «È buona prassi che il bando si pubblichi con la messa della “prima pietra”, ed è anche a causa di questo anomalo ritardo – aggiunge Ruggiero – che abbiamo avuto poca premura a disporre prima i collaudi». Il sospetto è che l’Amministrazione comunale eclanese, vista la vicinanza alle prossime elezioni amministrative, possa voler procrastinare la pubblicazione del bando con l’intenzione di usarlo come strumento elettorale.

Il Consigliere comunale Antonio Sirignano, però, respinge con forza tali accuse mosse all’Ente locale, e assicura che «entro il 30 aprile saranno completati tutti i collaudi e pubblicato il bando per l’assegnazione». Di rimando, invece, il sub Commissario Iacp, Carmine Ruggiero, avverte che «se ciò non accadrà chiederemo alla Regione il Commissariamento del Comune».

Intanto, la questione degli alloggi popolari, definiti impropriamente di edilizia sociale (social housing), sta usurando la tolleranza di tante famiglie e rischia di acuire un malcontento diffuso, soprattutto fra i tanti che si domandano che fine abbia fatto la graduatoria finale dei 48 alloggi popolari, che il Comune vantava di aver completato già nel 2011.

Comunque, il 30 aprile è arrivato ed anche se non abbiamo notizia dell’esito degli attesi e necessari collaudi tecnici, una cosa però è certa: né all’Albo comunale né sulle cantonate della cittadina eclanese vi è traccia del pubblico bando per l’assegnazione degli alloggi in questione.

Antonella Tauro

 

 


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