Interazione sociale con la tecnologia del Web 2.0

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La scelta di far rinascere il giornale “La Fenice” online non è certo casuale, bensì dettata dalla volontà di adattarsi ai rinnovati standard comunicativi imposti dall’avvento dei così detti “new media”. Quella che ha di recente investito la società contemporanea è, infatti, definibile come una vera e propria “rivoluzione digitale”, in senso alla quale si va sempre più consolidando la consapevolezza che la digitalizzazione e l’informatizzazione stiano in qualche modo “rivestendo” il tessuto sociale, avviando così una spinta al mutamento senza precedenti. Ed è proprio in tale contesto che, oggi più che mai, si parla di “Web 2.0”, ma che cos’è in realtà? E perché 2.0?

Andiamo con ordine. Lo sviluppo di tecnologie di comunicazione sempre più veloci e potenti ha, di fatto, sconvolto diversi aspetti della vita e della quotidianità, ridefinendo gli stessi significati di tempo, spazio e identità. Appunto, l’effetto della digitalizzazione e della totale connettività ha avviato una comunicazione più integrata, multimediale e sempre presente nel flusso degli eventi, che supera i normali limiti spazio-temporali.

Attraverso questi nuovi mezzi di comunicazione si è instaurato, quindi, un rinnovato modo di informare e di veicolare elementi culturali. Tutti noi, in quanto utenti, diamo vita ad una dimensione di “attivazione” nei confronti dei media non solo in termini di rifunzionalizzazione e risignificazione quotidiana, ma anche di vera e propria “implicazione” di ciascuno di noi all’interno del sistema mediale.

Nato negli anni Ottanta come semplice strumento d’appoggio, il computer, accompagnato dalla sempre più impetuosa ascesa di Internet, si profila oggi come la figura centrale attorno a cui ruotano tutte le altre attività, delle quali esso stesso regola i tempi e i modi di attuazione. Questo diviene il veicolo adatto per la nascita e lo sviluppo della multimedialità, intesa come utilizzo integrato di diverse forme di comunicazione in un’unica esperienza percettiva e culturale, nella quale testi, immagini, video, animazioni e suoni interagiscono in maniera simultanea.

Grazie al Web 2.0, da una struttura concepita principalmente come fonte di documenti e di informazione, nella quale l’utente partecipava come fruitore di un servizio, siamo passati ad un sistema in cui l’utente ha un ruolo di produttore o fornitore di un servizio.

Questo passaggio è inteso come una transizione da un concetto di Internet statico a uno più allargato, dinamico, non più una semplice interconnessione di reti ma un qualcosa di più complesso, ovvero uno spiccato livello di interazione sito-utente (pensiamo ai blog, ai forum, alle chat, ai wiki, alle piattaforme di condivisione di media come Flickr, YouTube, Vimeo, ai social network come Facebook, Myspace, Twitter, Google+, Linkedin, Foursquare, ecc.). E proprio grazie a queste caratteristiche di interazione che la rete si sta sempre più sviluppando nella sua dimensione orizzontale: ogni utente diventa un nodo della stessa rete.  Ed è esattamente questo il concetto di Web 2.0. Il termine “Web 2.0” venne coniato nel 2004 da Tim O’Reilly e Dale Dougherty durante una conferenza tenutasi presso la O’Reilly Media, una casa editrice statunitense specializzata in pubblicazioni riguardanti la cultura tecnico/informatica.

Pertanto il Web 2.0 rappresenta in primo luogo un rinnovato approccio filosofico alla rete che ne connota la dimensione sociale, della condivisione, dell’autorialità rispetto alla mera fruizione: benché dal punto di vista tecnologico molti strumenti della rete possano apparire inalterati (come forum, chat e blog, che “preesistevano” già nel web 1.0) è proprio la modalità di utilizzo della rete ad aprire nuovi scenari fondati sulla compresenza nell’utente della possibilità di fruire e di creare/modificare i contenuti multimediali.

La differenza sta dunque nell’approccio con il quale gli utenti si rivolgono al Web, che passa fondamentalmente dalla semplice consultazione (seppure supportata da efficienti strumenti di ricerca, selezione e aggregazione) alla possibilità di contribuire popolando e alimentando il Web con propri contenuti. Il filo conduttore è una nuova filosofia all’insegna della collaborazione.

Questo è il Web 2.0: interazione sociale realizzata grazie alla tecnologia: attorno a ciò che ruotano tutti gli elementi innovativi della logica alla sua base: collaborazione, condivisione e unione delle informazioni.

L’utente diventa dunque protagonista indiscusso nella realizzazione dei contenuti e promotore dell’entusiasmo che gira attorno alla partecipazione nella creazione. Il Web 2.0 esprime, per l’appunto, tecnologie in grado di incrementare le possibilità di partecipazione e approfondimento; è un nuovo punto di vista, è la volontà di diventare imprenditori consapevoli delle proprie opportunità, comunità coscienti del proprio potere e del proprio potenziale. E’ così che Web 2.0 diventa allora una sigla di grande attualità, riferita proprio a un’inedita modalità di interazione tra utenti e Web.

Fabiola Genua


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