A Mirabella Eclano, un centro-sinistra che cambia non è un pericolo

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Se qualcuno nel recente passato ha visto il Pd, i diesse o qualcosa che facesse riferimento a quella parte di moderati che guardava soprattutto a sinistra come un nemico da abbattere o un cancro per la società, è opportuno che acquisisca la consapevolezza che nel corso degli anni tale mentalità anche a Mirabella Eclano sta cambiando, a favore di uno sviluppo politico in grado di arginare la sempre più diffusa crisi di rappresentanza all’interno delle piccole Comunità dell’entroterra.

Un gruppo di giovani, motivato da interessi esclusivamente locali, non oltrepassanti la ‘res publica’ (nonostante qualche volpone del direttivo provinciale, in più di una riunione, abbia provato a mettere lo zampino) ha finito con l’imporsi su quei soggetti e su quel modello di politica, ormai vecchio e superato.

I polverosi signorotti, che come vassalli mantenevano la podestà sui feudi eclanesi, sembra siano stati messi da parte, a favore di un movimento moderno con tanta voglia di affermarsi e soprattutto di cambiare il modo di fare, rispetto a qualche finto giovane amministratore, che pur sventolando la bandiera dell’età nel suo intimo, ha cercato e cerca quotidianamente spazi per affermarsi.

Oggi la sinistra, rispetto al passato, rappresenta un volano di cambiamento e non un muro al quale non ci si può rivolgere. La mancata politica della convergenza, infatti, è stato il motivo che ha isolato i vecchi padroni del Partito Democratico.

Questi nel corso degli anni, contro ogni tendenza nazionale, regionale e provinciale, hanno finito con l’allontanare una serie di simpatizzanti e col rafforzare un centro che, nella debolezza dei suoi avversari e nella loro incapacità di aggregare, ha trovato il suo punto di forza.

Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio: tra gli “ex” c’è anche chi ha avuto il coraggio di mettersi da parte o di lavorare con nuove leve per la costruzione di un progetto moderno: impiegando forze fresche, ma nello stesso tempo in grado di cogliere i vantaggi dello spirito critico della sinistra.

Seppure Mirabella e gli eclanesi si caratterizzano per una tradizione ed una cultura prevalentemente di centro-destra (che sicuramente rappresentano un valore aggiunto e di crescita), non ha senso chiudere o mettere i paletti di fronte ad un movimento che vuole dire la sua, facendosi spazio sui territori e diventando portavoce di quelle che sono le istanze della Comunità.

Bisogna trovare sinergia e convergenza, anche tra forze diverse, per avere un dialogo costruttivo ed in controtendenza con la chiusura di quei pochi «giovani vecchi» che al posto di aprire ai propri coetanei, tendono a chiudere ed a mettere ai margini un confronto, che non potrebbe avere altro che effetti benefici.

D’altronde come può portare positività (oltre che novità) chi per anni non ha provato a cambiare, ma ha finito con l’imitare il vecchio modo di gestire la ‘res publica’, che seppur buono, ha terminato la sua epoca e necessita di rinnovamento, di modelli diversi e soprattutto di proposte e di spirito di iniziativa.

A questo punto l’augurio è che i giovani del Circolo del ‘Pd Aeclanum’, ma anche di tutta quella sinistra (che spesso finisce col rimanere in silenzio), insieme con le forze fresche della destra e di quel centro sano (che ancora non ha subìto l’effetto traino di un modello superato), possano cambiare costumi e modi di fare per offrire qualcosa di realmente innovativo e non una semplice “fotocopia” del recente passato…

Edoardo Sirignano

 


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