AUGURI IVAN

Ivan

Nel pomeriggio deI 15 giugno scorso, giorno di San Vito, nella piazzetta antistante la Chiesa Madre era percepibile un’insolita animazione, non solo perché si celebrava un matrimonio, rito che di per sé porta emozione e gioia, ma anche perché ricorreva il 50°compleanno di un personaggio particolare, che vive in vico Caffè, uno dei vicoli che si irradiano da via Eclano: Ivan Bohutsxy.

Ivan è nativo dell’Ucraina e risiede in Italia da ben dodici anni, esattamente dal 29 marzo 2001, come lui stesso ama ricordare. Da ragazzo faceva il calciatore in una squadra del suo paese ed in seguito ha praticato l’hockey sul ghiaccio in una squadra di Mosca. Ha dovuto però ben presto lasciare lo sport per mettersi a lavorare sempre a Mosca come operaio edile.

Dopo cinque anni ha dovuto cambiare lavoro ed è andato in Polonia dove per ben dieci anni ha fatto l’operaio stagionale in un’azienda agricola. La necessità di trovare un lavoro più stabile e redditizio gli ha dato l’impulso necessario per accettare di venire in Italia in seguito ad una proposta avanzata da alcuni suoi connazionali, che già lavoravano nel nostro paese.

Ha trascorso il primo mese ad Avellino e subito dopo è arrivato a Mirabella Eclano presso la famiglia Cimirro che  aveva bisogno di un badante. Da allora molto tempo è passato e Ivan, nonostante agli inizi abbia trovato qualche difficoltà nell’apprendimento della lingua, ha saputo conquistarsi l’affetto e la benevolenza non solo della famiglia in cui vive ma anche di tutto il vicinato.

Oggi, che ha imparato anche il nostro dialetto, è’ sempre disponibile con tutti, pronto a dare una mano laddove sia necessario, a muoversi con disinvoltura e a camminare a passo veloce per tutto il paese.

La sua voce, come la sua risata, è inconfondibile, potente e si sente da lontano, soprattutto quando fa il tifo per la sua squadra del cuore: l’Avellino. Se poi a disputarsi sono i campionati mondiali o europei, il suo entusiasmo sale alle stelle e in men che non si dica piazzetta Eclano è un tripudio di bandiere e nastri tricolori.

E proprio in questa piazza, nel giorno del suo cinquantesimo compleanno, Ivan ha ricevuto nel pomeriggio gli auguri canori del Coro ‘S. Maria Maggiore’ e del suo direttore Maestro Rosanna Minichiello e in serata ha voluto riunire tutti i suoi amici offrendo un ricco buffet ai suoi ospiti.

Tra essi erano presenti il parroco, don Remigio Spiniello, e il sindaco Vincenzo Sirignano. Pur avendo imparato a cucinare piatti italiani,  non sono mancate pietanze tipiche della sua nazionalità tra le quali anche l’insalata russa. Dopo aver servito i dolci ecco però che, a sorpresa, è stata portata una torta con le candeline accese.

L’emozione di Ivan ha suscitato in tutti i presenti una grande tenerezza e in lui ha causato un vuoto di memoria. Ha dimenticato nel freezer infatti parecchi chili di gelato. Non si è perso d’animo però, la sera seguente ha riposizionato tavoli e occorrente vario per rioffrire ai suoi amici, che ha reinvitato, il gelato dimenticato e ancora altri dolci.

Questo è Ivan e noi gli vogliamo bene così com’è.  Lui che in Ucraina ormai ha solo un fratello, ha trovato, a Mirabella Eclano, nella famiglia Cimirro la sua famiglia e nei vicini di casa tanto affetto e comprensione.

Ivan è la dimostrazione che le differenze culturali tra le varie nazionalità sono fonte di arricchimento sociale, che l’integrazione è possibile e facile da raggiungere quando chi viene nel nostro paese lo fa per lavorare onestamente e permettere a se stesso e alla propria famiglia di vivere con dignità.

A Ivan auguriamo quindi tutto il bene possibile e che il futuro gli consenta di realizzare i suoi desideri, soprattutto quello, confidato con un’inaspettata timidezza, di trovare una giusta compagna che condivida il suo avvenire.

Duemme

 


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