Custodire il ricordo è un modo per incontrarsi

Giuseppe Porciello 1

(in memoria di Giuseppe Porciello, deceduto a Roma all’età di 52 anni)

La luna crescente di una notte d’estate venne a sancire lo scambio della terra col cielo… Così il 5 agosto 2010, l’ingegnere eclanese Giuseppe Porciello, affermato professionista, veniva improvvisamente a mancare, restituendo al tiranno padrone del tempo le chiavi di un’esistenza, che sia pure di breve respiro, lascia traccia di una rara generosità che lo rendeva “Uomo in mezzo agli uomini”.

Coltivare la memoria di una persona scomparsa, cristallizzandone il ricordo, è un mattone con il quale si costruisce solidamente la memoria collettiva di un organismo civico, ma è anche il nostro modo per irrorare, attraverso il flusso sensibile della reminiscenza, quell’impronta individuale che ha lasciato un segno forte nel sociale vissuto della nostra comunità.

L’ingegnere Porciello è stato tessitore di una professione avveneristica del ramo edilizio territoriale, che a partire da fine anni ottanta ha aperto cantieri sociali, facendo decollare il lavoro e improntando le basi di un settore trainante dell’economia locale.

E’ stato anche un appassionato docente  di matematica, professione nella quale riversava tutto il suo amore per quella fetta di umanità creativa rappresentata dai giovani. Dipanare quel filo socialmente operoso, attorno al quale egli stringeva l’indissolubile legame con la vita è  dunque necessario per comprendere quanto, lo  spirito e l’impegno profusi a favore degli altri siano la testimonianza di un’essenza ancora viva.

Padre speciale e marito affettuoso, dall’indole singolarmente magnetica, si distingueva per la naturalezza nel risolvere questioni difficili e l’inesauribile disponibilità, quale porta sempre aperta per chiunque ne avesse bisogno. Il suo sorriso, di costante serenità, era la linfa vitale per gli innumerevoli rapporti interpersonali di stima e rispetto reciproci.

Ripercorrere il viaggio della sua esistenza è scorgere, attraverso una lente d’ingrandimento il valore unico ed edificante dell’amicizia, provvida condivisione e mai compromesso. ‘Peppe’, come ciascuno era solito chiamarlo, vestiva i panni di un uomo dal cuore puro, avvolto sempre da un bagliore di fervida umanità che ha illuminato la vita di ognuno di noi inconsapevolmente.

La sua tragica assenza è un vuoto assordante per chiunque abbia avuto l’onore di conoscerlo e amarlo. Non saranno le lente ma tenaci torce della magistratura a scolorire, pertanto, l’afflàto di speranza della sua famiglia per una giusta verità. L’arrivo di una nuova estate è un vento che accarezza i ricordi, che s’imprimono con forza, come fotogrammi nella mente.

Anche noi che gli abbiamo vissuto accanto, contribuiremo concretamente a fermare quell’istante di vita nel tempo, conservando il vivido ricordo di Giuseppe Porciello nel più intimo cassetto del cuore.                                                                                                                                   

Anna Esposito


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