Andrea Ferriero… di corsa ma all’insegna di uno sport sano

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Andrea Ferriero, uno dei volti più noti tra i podisti irpini, si è classificato primo alla maratona di 5 km “Contradalonga”, svoltasi lo scorso 23 giugno a Mirabella Eclano. Nato a Grottaminarda, da circa tredici anni partecipa a gare podistiche di notevole rilievo, raggiungendo traguardi importanti.

Ripercorriamo la sua carriera, soffermandoci sulle vittorie più significative ottenute fino ad ora.

«Ho vinto la mia prima gara, una 3 km. ad Ariano Irpino nel 2001. Mi sono classificato primo, per quattro anni consecutivi, alla gara di 7 km. che si svolge a Montella, presso il Santissimo Salvatore. Negli ultimi cinque anni ho vinto la “Marcia lunga ” a Venticano. Non sono un maratoneta, ma ho partecipato anche a varie mezze maratone ottenendo risultati importanti, ad esempio 38 minuti per un percorso di 10 Km. L’ultima gara che mi ha regalato immensa soddisfazione è stata quella svoltasi a Montevergine, su un percorso di 18 km., caratterizzato da una salita del 6%: mi sono classificato 19esimo, su 500 partecipanti, con un tempo pari ad un’ora e venti minuti».

In che modo si è avvicinato alla corsa e quando ha iniziato a praticarla come vera e propria disciplina sportiva?

«Ho iniziato all’età di 20 anni. Non ero proprio giovanissimo, considerando che la maggior parte degli atleti inizia prima. A coinvolgermi è stato mio fratello Marco, che lo praticava già da un po’ di tempo. All’’inizio entrai a far parte del Team Runners di Montemiletto, presieduto dall’atleta Pietro Carpenito».

Per quanto riguarda il rapporto con suo fratello Marco, come vivete questa competizione “in famiglia”?

«Riusciamo a gestirla molto bene! C’è agonismo, ma anche reciproco rispetto. Di base, per affrontare al meglio questo sport, è necessario capire bene il proprio corpo, quindi le proprie caratteristiche fisiche e puntare sulla dote che si possiede. Io, per esempio, affronto meglio le corse di resistenza, sono più forte in salita, mio fratello è invece più veloce».

Lei è un atleta, ma anche un lavoratore. Riesce a conciliare le due cose?

«Riesco a fare entrambe le cose. Con un po’ di buona volontà, trovando il giusto equilibrio, lavoro e mi dedico quotidianamente agli allenamenti. Sono anche istruttore di primo livello di atletica leggera e da quest’anno sono presidente della squadra di Grottaminarda “Lions Valle Ufita”».

La squadra dei “Lions Valle Ufita” conta diversi ragazzi molto giovani. In che modo pensa sia giusto motivarli?

«Questo sport, come tutti gli altri, è mosso da una grande passione, ma si coltiva attraverso rinunce e sacrifici quotidiani: questo è il primo dato che occorre tener presente. Poi, in base alla mia esperienza, ritengo fondamentale evitare di sottoporre i ragazzi a qualsiasi tipo di stress. E’ opportuno seguirli attentamente, valutando ogni singola situazione personale e motivandoli ad allenarsi per migliorare, per imparare a conoscere il proprio fisico e ad instaurare quel vitale equilibrio tra il proprio corpo e la propria mente».

Come vede i sempre più frequenti scandali legati al doping?

«Sono estremamente contrario a tutti quegli atleti che fanno uso di sostanze dopanti e sono estremamente favorevole all’incremento dei controlli in questa direzione. Sulla base dalla mia esperienza atletica ho notato che in gare in cui mi classificavo 30esimo, da quando sono aumentati i controlli sul doping adesso arrivo 15esimo. Rimanendo “puliti”, solo la costanza negli allenamenti ti permette di migliorare il tempo. E’ un lavoro duro, che può protrarsi anche per  uno o due anni. Ma, in fondo, vincere consiste anche nel riuscire a superare alcuni limiti, puntando solo su se stessi e sulle proprie forze!».

 Antonella Salierno


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