Don Nicola Gambino: un’anima instancabile e “affamata” di cultura

Don Nicola Gambino 2

Giovanni Pascoli in una sua opera narrava di come ognuno di noi, quand’è in tenera età, ha la capacità di stupirsi di fronte alla vita e alla natura, barlumi di meraviglia. Anche i grandi possono scovare la meraviglia, se solo ascoltassero il fanciullino che è dentro di loro. Eppure non vogliono o non hanno tempo: lasciano che quel fanciullino continui ad urlare, ma se ne infischiano, ignorando il potere della bellezza. Solo il poeta è in grado di dar voce al fanciullino, lasciando agli occhi la dovuta beatitudine.

In punta di piedi, senza fare assurdi paragoni, sento di dire che oltre al poeta anche il prete riesce a nutrire il fanciullino che è in sé. Non un prete qualunque, ovvio. Mi riferisco, nello specifico, a Don Nicola Gambino, venuto a mancare nell’inverno del 2000.

Il paragone, per quanto azzardato, diventa spontaneo quando si sente parlare di lui, prete d’altri tempi. Sua nipote, Antonella Di Prisco, scrive di lui proprio questo: «Continuò a provare, anche se avanti con gli anni, la meraviglia e l’ingenuo stupore di un bambino che vede tutte le cose come per la prima volta».

Nicola Gambino divenne sacerdote all’età di 24 anni, fu insegnante al seminario diocesano e poi parroco per 38 anni di fila presso le piccole comunità di Rocca San Felice, Mirabella Eclano e Candida. Prima di ritirarsi in pensione, fu nominato Vicario Generale della Diocesi di Avellino.

Nel 1994 decise di passare gli ultimi anni della sua vita nella piccola casa canonica della chiesa di Santa Caterina, situata nell’omonima frazione, a Mirabella Eclano. Adorava la sua dimora, da cui godeva di un panorama che si estendeva dalle cime del Cervialto fino al Taburno e al Matese.

Lo scrisse in una lettera inviata ad un amico fotografo: «Se di giorno occorre l’ora propizia per notare il bianco dei paesi, di notte, invece, è una festa di luci, che consentono di rileggere una pagina di storia antica: nell’Irpinia prevale la diffusione dei piccoli centri, dei casali e delle case sparse. Così dicevano gli antichi romani…».

Tenace oratore, appassionato di scrittura, arte, archeologia, fotografia, letteratura e tutto ciò da cui potesse attingere conoscenza, Don Nicola Gambino ha reso la città di Mirabella Eclano fulcro di cultura, fonte inesauribile di storia.

Scavava, studiava, scriveva: tutto per conoscere le radici di un luogo che gli era fortemente a cuore. Ovunque sia stato, ha lasciato il segno, ancora visibile grazie a tutte le sue produzioni storiografiche e saggistiche, scritte con amore e semplicità ad un lettore che, di colpo, diventava amico.

La porta della sua abitazione di Santa Caterina, ornata di fiori, era sempre aperta. E non in senso metaforico! Non chiudeva mai a chiave, bastava spingere un po’ e la porta si sarebbe aperta assieme al suo grande cuore: «Chi viene è sempre uno che porta fiducia per avere in cambio un sorso di pace».

A visitarlo, erano quasi sempre giovani, in cerca d’aiuto per gli studi universitari o per la stesura della laurea. Quando non aveva ospiti, a fargli compagnia erano i libri, accatastati anche su sedie e tavoli, dato che le mensole (presenti anche in cucina e in camera da letto) non bastavano mai.

Tutti quei libri, al momento della morte, decise di donarli alla Parrocchia di Santa Maria Maggiore, nelle fidate mani di Don Remigio Spiniello. «Ti siamo debitori – rivela Don Remigio – della ricostruzione delle nostre coscienze e della nostra memoria storica».

Nelle sue ultime volontà, scritte nel letto d’ospedale, ricorda con particolare affetto gli abitanti di Fontanarosa, suo paese natio, Rocca San Felice, Candida e Mirabella Eclano.

A quest’ultima affida il compito di proseguire e promuovere il suo impegno culturale volto soprattutto ai giovani: «La conoscenza, la difesa e la valorizzazione dei beni culturali possono servire a compattare maggiormente la popolazione a partire dal livello popolare. […] Penso che il mio gesto potrebbe invogliare qualche altro compaesano a farne uno simile».

Irene De Dominicis


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