Viaggiare in tempo di crisi? E’ ancora possibile

Low cost

«Il viaggio  è come una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno» – c’è chi viaggia per  divertimento, chi per ritrovare sé stesso, chi  per conoscere nuove culture e chi per allontanarsi dalla quotidianità. Qualunque sia lo scopo il viaggio resta una fase fondamentale per la vita dell’uomo.

In un periodo di crisi economica come quella che stiamo attraversando, sono cambiati i modi di viaggiare, i tempi e tutti siamo portati a pensare che esso sia un lusso per pochi eletti.

Una nuova tendenza che riguarda soprattutto i più giovani e gli studenti universitari è quella di conciliare lavoro con la possibilità di visitare nuovi posti, scegliendo di impiegare i mesi estivi uscendo dai confini nazionali solo per un’esperienza temporanea che permetta  di guadagnare  e  di aggiungere  nel proprio bagaglio culturale culture e modi di vivere differenti dal nostro, nonché la possibilità di visitare posti nuovi e comunque viaggiare.

Per cui non è più l’estate necessariamente il periodo scelto  per svagarsi, visto  gli eccessivi costi in periodi considerati appunto come ‘alta stagione’. La regola principale diventa quella di viaggiare in ‘bassa stagione’, nei mesi che vanno da ottobre a fine novembre e da gennaio ad aprile, evitando però ponti e festività.

Per questi mesi è facile trovare anche biglietti aerei anche a meno di un euro, con qualche piccolo accorgimento e con un po’ d’astuzia è facile sia raggiungere le principali città europee al prezzo di un gelato, che trascorrere quindi un week end in città come Londra, Praga o Parigi, spendendo quanto una cena al ristorante.

Un grande aiuto in questo senso ce lo danno  le compagnie aeree low cost che, amate e odiate allo stesso tempo, permettono a chiunque di andare alla scoperta del Mondo.

Quindi aumentano i viaggi nelle città europee e diminuiscono le vacanze al mare, soprattutto nei posti più belli del nostro paese dove i listini prezzo aumentano vertiginosamente le tariffe, favorendo opzioni alternative come il mare “d’autunno” in località estere.

Anche la nostra cara terra irpina,  che nei mesi estivi era riempita dall’ondata di turisti o di emigrati che sceglievano l’aria pura e dolce delle nostre colline e del nostro verde, ora è meno visitata perché la crisi impone di effettuare delle scelte e   il più delle  volte si opta per l’estero che obbiettivamente offre molto di più per i giovani ma anche per i meno giovani.

L’importante è non rinunciare  ad uscire perché, anche in tempo di crisi, basta solo armarsi di una buona dose di pazienza e applicare delle piccole regole generali per poter  girare  il mondo senza essere ricco, non curandoci della recessione che,  oltre al lavoro ed ai soldi, sta provando a toglierci anche i sogni.

 Maria Esposito


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