Un “Festival della Filosofia” per i giovani: scoprire, valorizzare e riscoprire il patrimonio storico-artistico della Città

scavi

Una manifestazione “giovane” per i giovani è la “proposta all’amministrazione” di questo mese. Trattasi della rivisitazione di una manifestazione che, da anni, si svolge tra la Campania e il Salento, portando in piazza la filosofia, svincolandola dalla comune accezione di materia di studio e restituendole la caratteristica che le ha permesso, secoli fa, di nascere e diffondersi: la curiosità!

Il piacere della scoperta, la capacità di meravigliarsi ed il desiderio di ricercare per andare oltre il conosciuto e l’abituale sono valori che la società che ci vede protagonisti ha fagocitato, subordinandoli al consumismo sfrenato.

Il “Festival della Filosofia in Magna Grecia”, attraverso attività laboratoristiche, lezioni e conferenze, recitazione di brani tratti dai più famosi scritti filosofici, mette in condizione i partecipanti di approcciarsi diversamente alla filosofia, rintracciando in ogni ambito spunti per filosofare. Il carattere itinerante del Festival, permette di risaltare le peculiarità dei luoghi che lo ospitano, trasformandoli in teatro per la recitazione dei passi sopraccitati, che si rifanno ad un tema scelto annualmente.

Per ragioni pratiche, la manifestazione non può essere riprodotta nella sua interezza (in primis a causa della durata di quattro giorni e della necessità di strutture alberghiere che ospitino i partecipanti). Si è pensato, dunque, di ridimensionarla notevolmente, riducendola ad un solo giorno dedicato interamente agli studenti delle scuole superiori del circondario. Gli stessi, preventivamente documentatisi, potrebbero fare da ‘Cicerone’ ai compagni degli altri Istituti, illustrando loro il patrimonio storico-artistico presente nella nostra Città.

Allo stesso modo, altri potrebbero essere impiegati, in collaborazione con esperti del settore, nella gestione delle attività laboratoristiche; mentre docenti di filosofia e professionisti di ogni genere si occuperebbero di tenere delle conferenze. Altri ancora, infine, curerebbero gli interventi teatrali. Il tutto collegato ad una tematica ben precisa.

Riguardo al luogo di svolgimento, osservando anche quelli scelti dallo stesso comitato organizzativo del festival, viene immediatamente in mente il sito archeologico di Passo Eclano, perfettamente adatto a fare da sfondo a scene ambientate nella Grecia delle poléis e ricco di ampi spazi dove allestire il palco per ospitare le conferenze (dialoghi filosofici, in gergo).

In caso di disponibilità di bus-navetta, si potrebbe immaginare una continuità tra l’antica ‘Aeclanum’ e il nostro centro storico; un percorso che porterebbe gli studenti avanti nel tempo, attraverso i secoli, fino a culminare nella visita delle meravigliose Chiese che Mirabella ha la fortuna di possedere e di cui, spesso, ci si dimentica o le si dà per scontate. Il tutto comprenderebbe anche la visita al Museo d’Arte Sacra ed a quello del Carro e dei Misteri, sempre sotto la guida di studenti preposti.

Sicuramente un’attività innovativa, atta a permettere non soltanto la promozione delle bellezze artistiche e del patrimonio storico mirabellano, bensì anche a rendere partecipi i ragazzi che, spesso, nemmeno sanno di avere a portata di mano tali ricchezze, meravigliandosi quando le vedono altrove. Una manifestazione, dunque, realizzata dai giovani per i giovani, invoglia gli stessi a documentarsi, quindi a ricercare. Ad aprire gli occhi su ciò che li circonda, dunque, a sorprendersi e meravigliarsi. Non a studiare filosofia, ma a FARE filosofia.

 Beatrice Sirignano

 


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