BUSINESS A KM ZERO

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Il concetto di Km zero si è molto diffuso negli ultimi anni. E’ stato introdotto dalle Case Automobilistiche per vendere a buon prezzo vetture utilizzate per prove e si è via via diffuso in seguito al Protocollo di Kyoto, che ha messo in evidenza i lunghi spostamenti per le materie prime alimentari, portando così ad intercettare una nuova forma di business.

Parliamo oggi di Business a Km zero, con riferimento ai prodotti alimentari (verdure, frutta, uova, miele, formaggi, olio, pasta, cosmetici, etc…) ma anche ad altri settori quali la ristorazione, strutture ricettive, viaggi, nonché nuovi lavori od anche rinnovo di antiche attività.

Circa il settore alimentare, partendo quindi dai ‘Campi, che rappresentano l’inizio naturale per parlare di questo business, troviamo il contatto diretto tra il Produttore ed il Consumatore, dove il produttore vende prodotti derivanti da coltivazioni naturali, spesso bio, nelle vicinanze del luogo di produzione, sostenendo dei costi minimi, e il consumatore può acquistare prodotti freschi al giusto prezzo, riducendo gli spostamenti ed anche l’emissione nell’aria di CO2. Questo meccanismo vantaggioso su più fronti è possibile grazie all’eliminazione, in questo contesto, della figura dell’intermediario.

Oggi come oggi, l’avvio di un’attività nel settore agricolo risulta essere particolarmente interessante in considerazione dell’evolversi dei tempi perché la strutturazione di questo tipo di attività evolvendosi, sia per ciò che concerne la strumentazione ma anche le politiche gestionali, risulta essere molto stimolante perché ci sono reali presupposti perché possa configurarsi come una vera e propria attività imprenditoriale. Quindi non più il lavoro nelle campagne percepito come faticoso e “degradante”, ma come utile, stimolante e gratificante!!

Le iniziative commerciali, poi, a supporto di questo tipo di imprenditorialità, possono essere molteplici, come associarsi a gruppi rappresentativi di categoria per usufruire di iniziative volte a promuovere la propria attività, partecipare a mercatini locali per poi dirottare il consumatore all’acquisto diretto presso la propria azienda agricola, creare eventi fra più attività dello stesso settore o di settori complementari allo scopo di favorire cultura-socialità-economia-sviluppo locale, creazione di un portale a ‘Km zero’ fra più attività per aumentare la visibilità delle aziende di uno stesso territorio avvicinando gli utenti a questo tipo di realtà, dando loro anche la possibilità di partecipare, come esperienza di vita, a fasi del processo produttivo; od anche raccogliere spunti dagli utenti per l’organizzazione di attività o servizi che possono essere da loro richiesti, creare dei punti di ritrovo dove consumare i prodotti stessi, etc…

L’importante è rendersi conto che oggi per far funzionare bene le attività è necessario “pensare insieme”.. Essere parte di gruppi associativi che perseguono lo stesso obiettivo… E’ solo collaborando per il miglioramento, sia della propria attività che del prodotto destinato al consumatore, che si possono raggiungere traguardi importanti, sia professionali che economici.

Il ‘Km zero’, gradualmente, evolve nel Km verde dove il prodotto non deve essere solo locale ma anche essere il risultato di buone pratiche di coltivazione, si rispetti il concetto di sostenibilità ambientale (riposo del terreno, confezionamento), di equità, di ripartizione tra produttore e distributore, di riconoscimento del lavoro. Quindi un’azienda ‘etica’ dove si riconosce l’importanza dell’essere umano volta all’espletamento di una funzione sociale.

In più il ‘Km zero’ è possibile integrarlo con il bio ad esempio, come praticato da una cooperativa marchigiana  utilizzando pasta, farine, olio, sughi e passate autoprodotti, verdure di stagione provenienti da campi circostanti e carne di mucche provenienti dal loro allevamento.

Altre idee imprenditoriali a ‘Km zero’…

Creare un ‘portale’ per mettere in contatto chi offre vacanze a km zero con chi le cerca…

L’obiettivo di questa idea è quello di promuovere un punto d’incontro tra viaggiatori consapevoli e imprenditori locali che investono in un futuro migliore. Imprenditori che investono in eco-strutture soddisfacendo requisiti quali: cibo a km zero o bio, edilizia e arredi ecocompatibili, energia da fonti rinnovabili al 100%, prodotti per la pulizia ecologici, raccolta differenziata, recupero e riuso delle acque meteoriche.

Questa idea, a sua volta, genera ulteriore spunto per attività di produzione di: prodotti per la pulizia ecologici, arredi ecocompatibili, pannelli fotovoltaici e solari, ma anche attività di migliore gestione della raccolta differenziata volta al riutilizzo.

Promuovere un luogo, grazie al coinvolgimento degli abitanti, anche attraverso un film

Evidenziando le particolarità e le bellezze del posto, coinvolgendo professionisti del posto per i ruoli di attori ed adoperandosi per l’organizzazione di attività volte in maniera costruttiva al reperimento di fondi.  Spunti ulteriori di idee: organizzazione di attività volte alla promozione turistica del territorio ed alla diffusione culturale.

Trasformare materie prime locali per generare un prodotto da vendere…

Una ragazza laureata in Tecniche Erboristiche, ha iniziato la produzione di sapone con olio extravergine di oliva (l’olio “vecchio” è ottimo per i saponi) della montagna pistoiese ed erbe raccolte da lei stessa. In più, insieme ad una agronoma e naturopata, specializzata in candele di cere di soia, fiori ed essenze vegetali, hanno creato un laboratorio artistico.

Spunti: valutare quindi anche nuovi corsi di laurea che siano più rispondenti alla realtà ecologica, trovando soddisfazioni personali e prospettandosi nuovi sbocchi lavorativi.

Creare un portale dove far incontrare chi vuole ristrutturare una casa o un borgo con Architetti e Imprese della zona.

Un portale che favorisca l’incontro tra chi ha uno stabile da recuperare e chi fa i lavori nella sua zona, architetti, imprese edili, selezionate in base a operato, qualità del lavoro, criteri di sostenibilità ambientale e sociale, impiego di manodopera locale; con un notevole risparmio determinato anche dalla riduzione delle spese di trasporto di materiali e persone, dal ricorso agli artigiani locali conoscitori di tecniche antiche e capaci di utilizzare materiali disponibili.

Wedding Planner a Km Zero: offrire matrimoni tutto compreso a km zero grazie a Imprenditori Green

Creando una filiera per offrire alle coppie l’opportunità di sposarsi nell’ottica del sano ed etico, arrivando a risparmiare di gran lunga rispetto ad un matrimonio tradizionale, grazie allo svolgimento di attività che lavorano in base a requisiti che rispettano il km zero quali ristorazione con menù specifici, bomboniere, addobbi floreali, fattorie didattiche per l’intrattenimento dei bambini.

Clorinda De Feo


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