Scuola Calcio Milan: grazie ai Real Lions, il Milan approda a Mirabella Eclano

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Nell’ultimo mese, sui muri di Mirabella Eclano, si è notata un’inequivocabile tinta rosso-nera. Non vi siete sbagliati, si tratta proprio dell’AC Milan, approdato nel nostro paese per insegnare ai bambini i precetti fondamentali per giocare a calcio. Cosa ci sarà di tanto difficile nel tirare un calcio al pallone, direte voi. Eppure adattarsi fin da piccoli al gioco di squadra, apre la mente più di quanto si possa pensare.

A capire meglio cosa fosse il “Centro di formazione calcistica A.C. Milan” ci ha aiutato Antonio Moscaritolo, responsabile del progetto presso la sede di Mirabella Eclano.

Può raccontarci in cosa consiste la Scuola Calcio Milan?

«Tutto parte dai Real Lions, la società organizzatrice che ha sede presso Lioni e con cui collaboro da più di un anno. Ci occupiamo della gestione di diverse scuole calcio. Ciò vuol dire mandare un allenatore qualificato in ognuna delle nostre filiali, cioè quelle di Mirabella, Bisaccia e Castelfranci. Siamo nati nel febbraio del 2010 con l’affiliazione dell’AC Milan, che da parte sua organizza vari eventi, come ad esempio il Milan Day e il Christmas Day. Quest’ultimo raduno, che si terrà a Lioni, è in fase di preparazione e avremo l’onore di ospitare il responsabile nazionale del Milan, alcune rappresentanze provinciali e diversi sindaci, tra cui anche quello di Mirabella».

In un paese come Mirabella Eclano, come si vive un’attività del genere?

«A Mirabella abbiamo avuto un po’ di sfortuna, perché siamo partiti in ritardo per problemi logistici o comunque legati al campo. Ad esempio siamo stati impossibilitati dalla mancanza di corrente. In ogni caso ci siamo mossi nel nostro paese con eventi come il Milan Day, a cui hanno partecipato una settantina di ragazzi».

Quanti bambini partecipano al progetto?

«La scuola vanta 285 iscritti, tutti bambini, dato che ci occupiamo solo del settore giovanile. Il nostro interesse è mirato dai primi calci fino agli allievi. Poi lasciamo che i ragazzi si esprimano al meglio in società che possono garantirgli il posto in categorie maggiori, quali l’eccellenza e la promozione. Il nostro compito è dare delle fondamenta ai giocatori. Il loro operato viene costantemente monitorato: in più, ogni due mesi, abbiamo un supervisore del Milan che ci viene a trovare per visionare i ragazzi».

La Scuola Calcio Milan si propone di insegnare ai bambini uno sport più corretto e pulito?

«La lealtà agonistica è un valore fondamentale previsto dallo stesso protocollo dell’AC Milan. Per questo sarebbe più corretto parlare di educatori e non di allenatori: un bambino deve essere educato all’onestà sportiva, al rispetto e al gioco di squadra. Si tratta di abilità che vanno oltre il campo di gioco, sono anzi fondamentali per la realizzazione e la vita del ragazzo. In questo abbiamo sposato appieno le regole e gli ideali sportivi del Milan, che speriamo di diffondere al meglio. Il calcio è un’attività che salvaguarda la salute del bambino; gli schemi tattici arrivano in un secondo momento».

Irene De Dominicis


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