“Briganti e Contrabbandieri…musiche fuorilegge a Sud di nessun Nord”

locandina contrabbandieri

Il 27 Dicembre 2013 si è tenuto a Vallesaccarda un evento di grande rilievo culturale che ha visto la presenza di ospiti di ‘spessore’, caratterizzato da una particolare impostazione organizzativa che ha determinato la configurazione di un evento allo stesso tempo culturale, musicale, storico, teatrale; aspetti quest’ultimi, volti a rappresentare al meglio l’essenza della vita, partendo da prospettive diverse capaci di raggiungere chiunque.

Si è trattato di un progetto musicale, teatrale, culturale che attraverso le note e i testi dei massimi rappresentanti del canzoniere dialettale italiano, i prìncipi del foro folcloristico e popolare della musica d’autore italiano, ha affrontato temi di grande rilevanza storica come il brigantaggio, il contrabbando, e la questione meridionale.

Questo evento ha rappresentato una grande opportunità per chi ha avuto la possibilità di parteciparvi, apprendendo l’essenza profonda di concetti storici, di vita vera, che hanno avuto una grande incidenza nella realtà del tempo; e che al contempo non vanno dimenticati, affinché certe realtà, non siano mai più attuali.

Il fenomeno raccontato è stato, quindi, il ‘”Brigantaggio, Contrabbando e la questione Meridionale”. Il ‘Brigantaggio’,fenomeno che ha avuto origini remote ed ha interessato periodi storici e territori diversi, ha assunto i connotati di una vera e propria ‘rivolta popolare’, avente come causa di fondo la ‘miseria’; caratterizzata da azioni violente a scopo di rapina ed estorsione ma che, in altre circostanze, ha avuto risvolti insurrezionalisti a sfondo politico e sociale.

Quando parliamo del ‘Brigantaggio’ in Italia, l’attenzione ci riporta alle bande armate presenti nel Mezzogiorno tra la fine del XVIII secolo ed il primo decennio successivo alla proclamazione del Regno d’Italia. In particolare, l’attività dei briganti assunse connotati politici e religiosi e fu duramente repressa in epoca napoleonica, borbonica e risorgimentale, fino a contrapporsi alle truppe del neonato Stato Italiano.

Con la nascita del Regno d’Italia nel 1861, iniziarono a sorgere insurrezioni popolari contro il nuovo governo, che interessarono le ex province del Regno delle Due Sicilie, a causa del peggioramento delle condizioni economiche, l’aumento delle tasse e dei prezzi dei beni di prima necessità, l’aggravarsi della questione demaniale dovuta all’opportunismo dei ricchi proprietari terrieri; insurrezioni soffocate con metodi brutali, tanto da far parlare di una delle prime guerre civili dell’Italia contemporanea.

Mimmo Cavallo, Davide Van De Sfroos, Tony Santagata, Eugenio Bennato, Pietra Montecorvino hanno mescolato ballate di frodo del contrabbando, inni di “battaglia” del Brigantaggio meridionale, fino all’intervallo straordinario del giornalista e scrittore Pino Aprile, autore del fortunato libro ‘Terroni’ che in questa occasione ha portato in scena uno spettacolo dal titolo ‘Profondo Sud’, un format musicale con alcuni monologhi tratti dal suo libro.

Tony Santagata si è dilettato in racconti ed interpretazioni musicali, così come Mimmo Cavallo, Eugenio Bennato, Pietra Montecorvino, Davide Van De Sfroos, dove la musica ha rappresentato il comune denominatore nel trasporto emozionale di uno spettacolo all’interno del quale è stato raccontato un mondo antico sulle tracce dei briganti del sud e sui sentieri dei contrabbandieri del lago; mentre Pino Aprile ha descritto una cruda realtà, che fino a poco tempo fa, nessuno aveva avuto il coraggio di far conoscere e che grazie al suo libro, dal titolo ‘Terroni’, per la prima volta, si è dato corso a qualcosa, in rispetto di tante persone che sono state costrette a subire violenze e ad essere uccise a causa della ignoranza e crudeltà di chi, all’epoca, riteneva di essere nel “giusto”, in un “giusto” totalmente personalistico e soggettivo e di conseguenza inconcepibile.

Pino Aprile ha messo in evidenza le ‘sottrazioni’ subite dal Sud ad opera del Nord, con la venuta di Garibaldi, ed il depredare della loro ricchezza, ai soprusi attuati alle popolazioni locali, in particolare nel paese di Pontelandolfo, e della vergogna per aver taciuto una verità così scottante, che ha determinato le scuse del Sindaco di Vicenza per la violenza subita, tanto da dedicare anche una strada al paese ‘Pontelandolfo’.

E Davide Van De Sfroos, una persona del nord che ha conosciuto il sud attraverso il vino di Taurasi, che, oltre a suonare e cantare, ha raccontato di alcune realtà di un paesino vicino al lago di Como, dimostrando che l’emigrazione è stata un fenomeno che ha riguardato anche il Nord verso il Sud quando c’era lavoro presso gli impianti siderurgici della Sicilia, Calabria, e come in questo paese siano rimasti alcuni tratti distintivi come la pronuncia delle parole con la cadenza siciliana o come la venerazione di Santa Rosalia.

Attraverso le parole di Pino Aprile, le parole e le note musicali di Davide Van De Sfroos, attraverso le note musicali di Mimmo Cavallo, di Eugenio Bennato, l’interpretazione di Tony Santagata e Pietra Montecorvino, si è evinto chiaramente come le questioni Sud-Nord siano sempre esistite e ovunque.  Ma quello che ha reso differente la questione nel nostro paese è stata l’impostazione, basata, purtroppo sull’ignoranza.

Davide Van De Sfroos ha citato una affermazione classica di molte persone del Nord quando dicono: ‘ah… ho conosciuto quelle persone del Sud, brave persone, per bene’; quindi questo fa capire che il pregiudizio riguarda chi non si conosce e da qui l’ignoranza… L’ignoranza alimenta concezioni sbagliate, perché senza conoscenza, non c’è capacità di raziocinio e di determinazione delle giuste conclusioni.

Questo evento, quindi, dimostra, ancora una volta che la conoscenza è una costante essenziale della vita, perché permette di viverla, la Vita, nel suo senso originario e naturale, ed aiuta l’essere umano a ridurre il suo margine d’errore naturale nella valutazione di tutto e tutti, evitando di arrivare a punti di non ritorno di cotanta gravità, da non trovare neanche le parole per esprimerle nel processo di documentazione di tristi realtà verificatesi.

 E che a tal proposito, non sono mai abbastanza le iniziative culturali organizzate all’uopo, che volgono alla diffusione della giusta, obiettiva conoscenza. Al contempo, è importante porre l’attenzione però, anche, come dimostrato attraverso l’evento di Vallesaccarda, su quanto sia importante la equilibrata professionalità di coloro che si occupano dell’organizzazione, affinché questi eventi non corrano il rischio di essere delle occasioni per soddisfare l’egoismo umano ma, invece, la pura e semplice volontà di adoperarsi per realizzare qualcosa di utile per tutti; scegliendo in maniera obiettiva, i protagonisti di questi eventi, tra persone che realmente sentono e vivono le sensazioni ed emozioni che si vogliono trasmettere attraverso queste occasioni culturali, dove il tutto è caratterizzato dal puro e semplice desiderio di essere se stessi e trasmettere qualcosa di importante, non solo nella propria individualità ma soprattutto attraverso le esperienze vissute insieme agli altri.

Si è evinto anche che l’impostazione da dare a simili eventi è importante che sia basata sul connubio musica-teatro-cultura-storia, in quanto metodo rappresentativo e trasmissivo di messaggi più efficace; e che l’organizzazione preveda un pubblico ridotto, giacché contesti non dispersivi favoriscono un maggiore apprendimento per il pubblico, adoperandosi per l’organizzazione di più ‘tappe’ di rappresentazione perché il messaggio che si vuole trasmettere arrivi al maggior numero possibile di persone.

E quando l’Amministrazione comunale e i gruppi associativi locali presenti sul territorio sono composti da persone di animo sensibile, volenterose, attive e, particolare non trascurabile, competenti, il territorio può ‘vivere’ generando anche importanti opportunità sociali e lavorative!

Clorinda De Feo


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