Confraternita della “Misericordia”: Diana Lanza è il neo eletto “Governatore”

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Diana Lanza, giovane ricercatrice eclanese, di recente è stata eletta “Governatore” della Confraternita della Misericordia di Mirabella Eclano. Una carica importante e di non semplice gestione. Questo cambio che si è avuto al vertice dell’Associazione, in favore dei più giovani, lo definisce un “rimodellamento” piuttosto che uno “svecchiamento”. Tanta voglia di fare e tanti progetti da realizzare: «idee propositive e rinnovate» sono i punti chiave per la giovane Diana Lanza.

Cosa pensa che cambierà in seguito a questa sorta di “svecchiamento” avvenuto recentemente ai vertici della vostra associazione?

«Io non lo definirei uno “svecchiamento”, ma piuttosto un “rimodellamento”. Nell’ultimo periodo la Misericordia si era un po’ addormentata e quello che vogliamo darle è un nuovo spirito di aggregazione. Voglio sottolineare che molti dei “pilastri” della nostra associazione continuano ad esserci e a sostenerla. E’ soltanto un nuovo assetto, con nuove idee propositive e rinnovate. Il nostro obiettivo, adesso, è quello di riportare la Misericordia in auge, sottolineando che chi ne fa parte mette a disposizione il proprio tempo libero per il prossimo e per le attività sociali, e lo fa a titolo completamente gratuito, senza scopo di lucro».

Si aspettava di essere eletta? Come ha vissuto questo passaggio da semplice volontaria a “governatore”?

«In realtà non mi sento il presidente, non è la carica che conta nella nostra associazione. Non per altro, la nostra veste storica prevede un cappuccio che sta proprio a simboleggiare l’anonimato della persona che compie l’opera di carità. Sono sempre stata un volontario in prima linea e continuerò ad esserlo. In questo momento particolare si sentiva il bisogno di persone operative. Io personalmente non vedo le difficoltà, non cambierà sicuramente il mio attivismo anche se sono consapevole di avere molte più responsabilità. Non faccio mistero del fatto che mi sento, comunque, di avere alle spalle persone che la nostra associazione l’hanno fondata e vissuta per primi. Abbiamo bisogno sempre di uno sguardo al passato per poterci proiettare nel futuro. Inoltre, la presenza di gente nuova che ha tanta voglia di fare e mettersi in gioco rappresenta la nuova linfa da cui attingere».

Mirabella Eclano rappresenta un po’ un’anomalia per la presenza di due associazioni con lo stesso ruolo e funzione su un territorio relativamente piccolo, Lei cosa ne pensa?

«A mio avviso il problema non è neppure che ci siano due associazioni, quanto piuttosto  che esse non siano in comunicazione tra loro. Ciò che manca è forse esprimibile in termini di sinergia e consonanza».

Il riferimento implicito è sicuramente all’ANPAS, che nasce comunque da una “costola” della Misericordia. Secondo Lei quali sono stati i motivi che hanno portato a questa scissione?

«Io sono subentrata dopo, mi ritrovo sulle cenere di un qualcosa che si era già consumato precedentemente. Tuttavia, quello che posso dire è che, probabilmente, chi ha deciso di andare via lo avrà fatto perché mosso da ideali e obiettivi diversi dai nostri».

Concludendo, quali sono i progetti che ha intenzione di portare avanti?

«La Misericordia è “progetti”, il nostro obiettivo primario è quello di essere presenti nella società e coinvolgerla il più possibile. Noi abbiamo intenzione di presentare diversi progetti, non solo nell’ambito del volontariato e dei servizi sociali, ma soprattutto puntare sulla formazione e preparazione dei nostri confratelli impegnati sul campo e, inoltre, lavorare in sinergia con altre associazioni presenti sol territorio. Insomma, metterci a disposizione della cittadinanza a 360 gradi. La Misericordia non è solo il mero trasporto, ma è una confraternita cattolica dedita all’assistenza dei “bisognosi”. Da sempre ci battiamo a fianco dei più deboli. A breve, infatti, ci sarà il banco farmaceutico attraverso cui forniremo farmaci di prima necessità ai coloro che non se lo possono permettere. Per di più è già partita la campagna iscrizioni per il 2014. In primavera riprenderemo, con il nostro gruppo Fratres, le campagne per la donazione del sangue. Riattiveremo il progetto della “clown-terapia”, in vari ospedali della zona, e il progetto con l’AMDOS Avellino – Associazione Meridionale Donne Operate al Seno – una campagna nelle scuole per coinvolgere e sensibilizzare sull’utilità e la prevenzione al seno. In defintiva, un calendario davvero fitto di impegni, ai quali se ne aggiungeranno presto molti altri. Concludo rinnovando il mio invito a chiunque abbia voglia di dedicare un po’ di tempo ad aiutare il prossimo a collaborare con  la nostra Associazione. Con un piccolo contributo da parte di tutti si possono fare grandi cose».

Fabiola Genua

Antonella Tauro


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