Denis Bellofatto, un talento irpino nell’Eclanese

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Il talento è innato. Sfruttarlo sta a chi è consapevole di possederne uno. La caparbietà, la perseveranza, la tenacia, lo spirito di sacrificio sono le imprescindibili qualità che permettono di coltivalo. Di talento e di passione per il calcio ne ha da vendere Denis Bellofatto. Originario di Torella dei Lombardi, classe 1991, centrocampista in origine, terzino destro nella compagine eclanese, è un calciatore duttile, capace di adattarsi a ruoli diversi.

Giochi praticamente da sempre, ripercorriamo le esperienze salienti della tua carriera.

«Sì, ho iniziato a frequentare una scuola calcio di Lioni all’età di 5 anni. Ho giocato a Perugia, nel Sanfatucchio, squadra affiliata all’Empoli. Ho fatto, l’anno dopo, uno stage di una settimana con la Fiorentina e sono stato selezionato dalla società satellite aretina, l’AC Sansovino, in C2 tra gli allievi nazionali. Quell’anno partecipai al blasonato torneo di Viareggio. Poi sono passato, sempre in C2, al Melfi. In D con l’Atletico Trivento, poi in C2 con il Campobasso di Carannante. Sono tornato in Irpinia, tra le fila dell’Ariano, dove ho giocato per un anno e mezzo circa»

La tua brillante carriera ti ha reso anche un po’ ‘nomade’ e ti ha dato la possibilità di vedere altre realtà calcistiche, in cosa si differenziano da quelle irpine?

«Gli ambienti sportivi che ho avuto modo di conoscere sono molto diversi da quelli irpini. Diverse sono anche le infrastrutture, gli impianti sportivi che consentono un gioco più tecnico. La nostra provincia è carente per quanto riguarda le scuole-calcio, questo è un peccato, perché è in quell’ambiente che si scopre e si inizia a coltivare il talento».

E’ la tua prima stagione in casacca gialloblù. Alla luce dell’andamento del campionato, che pronostico fai? Vi salverete?

«La classifica è corta. I risultati certo non ci sorridono, ma io ci credo. La salvezza è il nostro obiettivo e dobbiamo mettercela tutta per raggiungerlo».

Del cambio di allenatore che idea ti sei fatto?

«Sul nuovo tecnico posso dire non molto, lavoriamo insieme da poco più di una settimana, ma credo sia un ottimo allenatore e sarà in grado di portarci alla salvezza. Le dimissioni di Izzo credo siano dipese dai pochi risultati ottenuti, mi dispiace che sia andato via, ma sono consapevole del fatto che nel calcio accade…»

Antonella Salierno


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