Le (mie) cinque regole magiche del motociclista

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Rimuginando sui miei errori e apprendimenti conseguenti a esperienze, ho tratto delle semplici e generiche regole per qualsiasi motociclista che voglia bene a sé stesso e alla sua crescita motociclistica.

Queste sono le regole da applicare in maniera indifferente dalla specialità: dagli enduristi ai crossisti, motardisti, sportivi, scooteristi…

Cinque regole… per non far male a sé stessi, agli altri, crescere nelle abilità, guidare sempre al meglio delle possibilità ma stando entro i propri limiti.

Le cinque regole magiche del motociclista:

1. ragionare sempre prima di agire;

2. gradualità;

3. non farti prendere dal panico o dalle emozioni: guida per la tua strada;

4. non osare troppo sulla strada: è sempre piena di imprevisti;

5. mettere in primis la sicurezza al divertimento.

Commenti alle regole:

1 – Bisogna sempre pensare alle conseguenze di quello che si fa, inoltre questo concetto lo ritengo valido anche in caso di nuove esperienze o lezioni di guida (es: posizione del corpo corretta per equilibrare i pesi, capire come mai ci si deve comportare in una determinata maniera rispetto alla traiettoria della moto, ecc…) in modo che in altri tipi di condizioni sapremo intuire il modo giusto di comportarci.

2 – Gradualità nel senso assoluto del termine: non guidare di irruenza, non pensare di fare cose esagerate fin dall’inizio (partite dal facile e via via aggiungete difficoltà se no rischiate solo di farvi male e di rompere la moto, ad esempio nelle prime uscite di enduro non cercate la mulattiera più difficile, oppure volete imparare a impennare, anche se sconsigliato, non partite a candela ma abbiate pazienza..), non date subito tanta confidenza alla moto, cercate di conoscerla prima… d’altronde lo sappiamo che non si nasce campioni ma con il tempo ci si arriva, se invece partite già troppo decisi è molto più facile farvi male allungando anche i tempi a causa della guarigione o peggio avendo danni irreparabili a sé stessi e alla moto..

3 – Spesso quando si è in pubblico l’istinto ci porta dimostrare qualcosa che va oltre le nostre capacità, lasciate perdere! Avrete solo una possibilità maggiore di farvi male a causa della tensione; oppure qualcuno vi sorpassa pensando di dimostrarsi migliore di voi, lasciatelo andare perché potrebbe esserlo veramente (e in questo caso cercando di imitarlo o superarlo potrebbero succedere brutte cose che non vi auguro) oppure potrebbe essere un pazzo che sta cercando di superare i suoi limiti per esibizionismo (il quale lo potrebbe portare a cattive conseguenze che potrebbero coinvolgere persino voi).

4 – Beh! Non sto nemmeno ad argomentare perché è già un caso discussissimo e dalle mille possibilità catastrofiche che non dipendono solo da voi ma anche dagli altri, e se pretendete di non essere coinvolti, i primi a dovere guidare secondo il codice siete voi, considerando anche il fatto che non siete voi che sbagliate ma rimanendo fuori norma (es: velocità superiore al massimo consentito) risultereste già parzialmente in torto non essendo prevedibili dagli altri utenti della strada che poi avrebbero una discrimante nei vostri confronti. Considerando anche il fattore multe e tutto il resto, la questione del rispetto delle norme mi pare ovvia…

5 – Questo riguarda assolutamente tutti i campi e non penso che valga la pena mettere a repentaglio la nostra salute, se non la nostra vita, per un poco di divertimento in più. Non sto assolutamente dicendo di non divertirsi, ma bensì di farlo entro delle condizioni di sicurezza che in certi casi non tolgono nulla al fattore divertimento: ad esempio le protezioni per un uso sportivo andrebbero sempre portate e sappiamo tutti che non limitano assolutamente il divertimento, anzi ci danno anche una sicurezza in più che ci fa stare più tranquilli!

Volevo continuare descrivendo nello specifico in cosa consiste l’abbigliamento tecnico, spero che basti questo.

Gianpiero Scala


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