Il Circolo Aeclanum del PD, con una sua lista, alle elezioni amministrative di maggio

congresso pd

I momenti di grande fermento che hanno caratterizzato il PD in questi ultimi mesi non ci hanno lasciato indifferenti. Anche il Circolo Aeclanum di Mirabella Eclano, vuole dare «il suo contributo al dispiegarsi della dialettica politica, sia nel panorama politico provinciale, sia in quello locale soprattutto in vista delle prossime elezioni amministrative» –  questo è quanto afferma il segretario del PD Eclanese Emilio Caggiano.

Nelle scorse settimane avete dato vita ad un incontro pubblico?

«Sì, lo scorso 1 marzo abbiamo tenuto un’assemblea pubblica dal titolo #sviluppo#tributi#lavoro#giovani. A questa assemblea hanno partecipato, oltre al Sindaco Vincenzo Sirignano e il capo dell’opposizione consiliare Ugo Sorrentino, gli onorevoli Valentina Paris e Luigi Famiglietti ed il segretario provinciale del PD Carmine De Blasio. Buona la partecipazione dei cittadini e ottima la qualità degli interventi di tutti i relatori».

Certo, ma a parte le presenze istituzionali, il contenuto?

«E’ vero, il titolo potrebbe non avere nessun senso, ma è nostro compito riempire di significati le parole. Non crediamo certamente di avere le risposte per tutte le questioni ma, pensiamo sia importante ricominciare ad esprimere almeno delle opinioni. Occorre assolutamente alzare il tono della discussione politica. Occorre riportare in primo piano il bene comune».

Per quanto riguarda lo sviluppo, in concreto, quali sono le vostre proposte?

«Innanzitutto, si potrebbe rianimare l’economia locale puntando alla riqualificazione dell’esistente, alla ristrutturazione e, ad esempio, allo sviluppo delle energie rinnovabili, come pure alla difesa e promozione di un’agricoltura che sia connessa all’artigianato e al commercio locale. In definitiva, consumo zero di territorio. Collegare agricoltura, ristorazione, artigianato, cultura e turismo: vale a dire sinergia territoriale!».

Sui tributi, cosa avete pensato di proporre?

«Un’opportunità di risparmio ci viene dalla possibilità  di cambiare il gestore ambientale. Oggi l’attuale gestore ci costa circa 1,7 milioni di euro, è una previsione di spesa che molti esperti ritengono troppo bassa e si parla anche di 2 milioni. I Comuni consorziandosi potranno affidare il servizio ad aziende piccole o grandi che in molti casi hanno già dato buona prova. Il risparmio è assicurato. Potremmo parlare poi di compostaggio, in una zona ancora a vocazione agricola, potrebbe essere sviluppato e ridurre cosi il conferimento della parte umida. Bisognerebbe premiare chi oltre a ben differenziare riduce la produzione di imballaggi. Ed infine bisognerebbe applicare il principio europeo che chi più inquina più paga».

Lavoro e giovani, sembrano due facce della stessa medaglia?

«Certo, pochi ricordano la vicenda Irisbus eppure la sua chiusura è avvenuta a dicembre 2011. l’impatto sulla nostra fragile economia è di oltre 1,5 milioni di euro mensili. Il disagio sociale e l’emigrazione provocati da questo evento sono sotto gli occhi di tutti. Mi ricollego quindi allo sviluppo di cui abbiamo parlato prima. Le tante realtà territoriali sono il futuro.

E’ pressante la necessità di ricostituire punti di aggregazione giovanile. Rendere attivo e rinnovato il Forum della Gioventù  che non può essere solo strumento di interfaccia tra i giovani e gli enti locali. Ad oggi le politiche giovanili sono troppo sbilanciate sulle attività ludico-ricreative, strumento demagogico di attrazione per procacciare consensi e voti. Le politiche giovanili dovrebbero  soprattutto essere sostegno allo studio ed alla formazione, (linguistica, informatica, storico-artistica, scientifica) per  i giovani della Comunità. Il nostro Comune, poi,  non ha un piano serio e credibile sulla gestione degli impianti sportivi comunali. Attualmente gli impianti sportivi sono solo costi passivi per la stessa Amministrazione; la buona gestione di queste strutture potrebbe costituire un risparmio».

Per concludere?

«Molti altri ancora sarebbero i temi da trattare. Legalità e solidarietà. Bisognerebbe cominciare a parlare di  prevenzione e contrasto della diffusione  delle Sale Slot,  interessarci di tutte le dipendenze che sono presenti sul nostro territorio. Bisognerebbe parlare di Scuola che deve essere soggetto attivo  di inclusione. Deve essere veicolo di coesione sociale, relazionale,  è essenziale investire nella sicurezza degli edifici, occorre un riassetto delle strutture scolastiche e un piano per una riorganizzazione che ne garantisca la maggiore qualità e fruibilità’ e ne riduca i costi di gestione».

Per le prossime amministrative, anche il PD eclanese attenderà l’ultimo giorno utile per far conoscere le proprie intenzioni?

«Assolutamente, posso anticipare che nell’ultimo direttivo di Circolo è stata approvata all’unanimità una mozione in cui è prevista la presentazione di una lista di partito».

Quindi, dopo circa un ventennio, alle amministrative di maggio vedremo la presenza del simbolo del PD?

«Ci proviamo, anche se la mozione dovrà ricevere l’approvazione degli iscritti nella prossima riunione convocata per il 28 marzo. La verità è che non vediamo alternative. L’attuale opposizione consiliare vorrebbe aprirsi sia a noi che ad altre forze, ma ci sono forti resistenze interne: sono tentati dal ripartire dall’attuale formazione, che a mio avviso li rivedrebbe perdenti. Non è il capolista che ci preoccupa, ma la mancanza di rinnovamento».

E la maggioranza consiliare?

«Per la verità, dobbiamo parlare di una maggioranza politico-amministrativa divisa in due maggioranze, anche se cercano di non darlo a vedere. In ogni caso per noi non c’è posto, se non attraverso personalismi che non ci interessano. Avranno grosse difficoltà nel decidere chi deve restare fuori. Poi troppi candidati alla carica di Sindaco. Ancora non sanno se vogliono la continuità, e allora il candidato naturale c’è già, oppure vogliono anche loro un minimo di rinnovamento. Direbbe il mio segretario Renzi, dovrebbero rottamare qualcuno, vedremo se saranno i più giovani ad essere rottamati».

Avete avuto contatti?

«Sì, con tutti! Poi, noi facciamo da apripista, anche se siamo gli ultimi arrivati sulla scena politica eclanese. Dopo la nostra assemblea si sono notate tracce di politica a Mirabella Eclano. Non proprio tutto avviene nelle segrete stanze. Di recente c’è stato un incontro di circa 60 grandi elettori dell’attuale maggioranza consiliare per definire il da farsi. Ne è venuto fuori che gli elettori di riferimento si aspettano unità. In effetti qualcuno ha parlato di un pacchetto di circa 1.000 voti, dimenticando però che a quell’incontro c’erano alcuni iscritti al PD e altri che per il momento stanno alla finestra per capire quale è il “carro” dei vincitori».

Massimo Lo Pilato


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