Risanamento della Valle del Calore: stanziato un finanziamento europeo di quasi 10 milioni di euro

 

parco-fluviale

Accordo raggiunto fra Regione Campania e i tre attori Comune di Mirabella, Consorzio di Valle Ufita e Provincia, per la realizzazione del Parco Fluviale del Calore.

La Regione ha dato il via all’erogazione dei fondi europei del PSR (Piano di sviluppo regionale) 2007-2013: ben 9 milioni e 838mila euro saranno investiti nell’adeguamento del comprensorio irriguo della Valle del Calore, nell’agro compreso fra Mirabella ed Apice.

La firma dell’accordo di programma risale al tre settembre scorso, quando il progetto avanzato dal nostro Comune venne integrato in uno di più ampio respiro presentato dal Consorzio di dell’Ufita di Grottaminarda.

Agricoltura, ambiente e turismo al centro del progetto: verrà realizzato un bacino idrico con sistemi moderni di approvvigionamento, che serviranno ben 283 imprese e 137 aziende agricole, le quali avranno a disposizione un proprio idrante dotato di tessera elettronica e apparecchiatura software, che ne garantiranno il funzionamento.

Altro dettaglio da non trascurare riguarderà i costanti controlli che garantiranno una salubrità dell’acqua, fonte di ricchezza notevole, in una zona come la nostra fortemente votata all’agricoltura, ma purtroppo finora pesantemente penalizzata da sistemi di irrigazione primitivi.

«Il progetto avrà anche il pregio di essere uno strumento di rilancio per il turismo sportivo» dichiara il Consigliere Giancarlo Ruggiero «infatti sarà realizzato anche un bacino idrico per la pesca sportiva…si tratta di un progetto di indiscutibile valore» rilancia Ruggiero, «che è stato rivalutato e scelto con altri 6 su 17, collocandosi nella graduatoria al secondo posto».

L’ex assessore Ruggiero assicura che il comune di Mirabella non stanzierà nemmeno un euro, e che sarà la Provincia di Avellino, invece, a cofinanziare il progetto con 300.000 euro.

I lavori partiranno presumibilmente questa estate, di sicuro bisognerà attendere la gara d’appalto che verrà gestita dal Consorzio dell’Ufita, azienda destinataria dei fondi, e dovranno essere conclusi – improrogabilmente – entro il 31 dicembre 2015.

Quel che resta da chiederci è forse se, davvero, la realizzazione di un bacino idrico da utilizzare per pesca sportiva, si rivelerà uno strumento di attrattività turistica e semmai ci sarà un ritorno in termini economici, o se, invece, esso non si dimostrerà come mero depauperamento –ulteriore- del nostro fiume Calore.

                                                                                                        Antonella Tauro 


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