Il Consigliere comunale (Udc) Antonio Sirignano tenta di difendersi dalla «verità» dei nostri articoli continuando a raccontare solo “bugie”

Foto Pinocchio 4

All’indomani dalla pubblicazione on-line del nostro periodico, inerente all’edizione di  febbraio, il dott. Antonio Sirignano, nella veste di Consigliere comunale di Mirabella Eclano, ha inviato sull’account facebook dei suoi “amici” e postato anche su quello della nostra Redazione, una lettera a difesa del suo operato amministrativo.

Venuto a conoscenza del contenuto, nella qualità di responsabile del mensile, prontamente, sempre mediante il social network, ho risposto brevemente all’ex Assessore comunale Antonio Sirignano, garantendogli la pubblicazione della sua missiva, anche se non richiesta, sull’edizione di marzo, che di seguito – dovere di cronaca! – integralmente viene riportata:

Cari amici/che, sento l’esigenza di scrivere questa lettera a tutti voi per chiarire la forte confusione che negli ultimi periodi il giornale online la Fenice sta creando. Ho sempre guardato con occhi positivi la nascita di questo mensile, in quanto ritengo che tutto ciò possa solo essere strumento di garanzia alla democrazia e alla promozione della libertà di pensiero di questa Comunità.

Non perché da un po’ di tempo questo giornale abbia deciso di concentrarsi sul mio operato amministrativo, ma semplicemente perché è ormai chiara la volontà dello stesso di attaccare gratuitamente la mia persona ad ogni costo, che mi spingo a rispondere a una serie di falsità enunciate in questo mensile del web.

Premetto che da sempre mi sono reso disponibile a confronti interviste e domande di qualsiasi natura rispetto agli amici giornalisti della Fenice. Però, ormai sono insopportabili le dure affermazioni diffamatorie, nei miei confronti.

Nella scorsa edizione di Dicembre 2013 è comparso un articolo nel quale si scandiva a chiare lettere che il consigliere comunale Antonio Sirignano aveva forzato la Segretaria comunale ad oscurare l’archivio dell’albo pretorio online per nascondere malefatte o altro da me organizzate.

Rispetto a tale affermazione, non nego la profonda delusione scatenata in me, infatti da sempre ho lavorato alla riorganizzazione dei servizi informatici del Comune. Siamo partiti con i servizi online al cittadino, l’albo pretorio online, le aree Wifi, l’aggiornamento del sito istituzionale, la creazione di canali facebook comunali e l’app istituzionale, strumenti, tutti volti alla diffusione alla promozione dell’attività amministrativa. E’ dato inconfutabile che alla vigilia dell’obbligo della trasparenza amministrativa il nostro Comune era già pronto a fornire servizi in conformità agli obblighi di trasparenza previsti dalla legge molto prima che la stessa entrasse in vigore. Perdonate se a tutto ciò ha provveduto il sottoscritto!! L’albo storico online non è mai stato accessibile, infatti la legge prescrive la necessità di garantire l’accesso agli atti durante il periodo di pubblicazione (condizione rispettata in toto da sempre), mentre per le fasi successive la legge prevede che il cittadino può richiedere liberamente all’Ente l’accesso a tali atti presentandosi presso gli uffici comunali.

QUINDI CARA FENICE SE TRASPARENZA C’E’, E’ ANCHE GRAZIE ALLL’IMPEGNO DEL SOTTOSCRITTO!!!

In merito a quest’articolo ho chiesto diritto di replica rivolgendomi al Presidente Massimo Lo Pilato (che ringrazio per la sua disponibilità), il quale in maniera seria e attenta si è attivato per mettermi in contatto con il responsabile del giornale Benigno Blasi. Infatti il giorno stesso Massimo dopo aver sentito il responsabile del giornale mi ha fornito il numero telefonico al quale avrei dovuto chiamare e al quale l’ottimo Benigno avrebbe dovuto rispondere… peccato che il responsabile non risponda a numeri che non conosce e così nonostante i mille tentativi da parte mia di contattarlo alla fine non sono riuscito nell’intento. Strano però, si trova un numero che ti contatta e mai ci si pone il problema di capire chi si sta dimenando a telefonare, e il perché.??..ne una risposta ne una telefonata per accertarsi di tale insistenza.

COSI’ ULTERIORMENTE DELUSO DA TALE COMPORTAMENTO HO DECISO DI RINUNCIARE A REPLICARE SU UN MEZZO DI COMUNICAZIONE CHE FORSE A COMUNICARE LA VOCE DI TUTTI NON CI TIENI COME SI DICE!!!

Intanto il tam tam giornalistico continua e stamattina apprendo che una serie di articoli (per la verità l’80% del giornale) si concentrano in maniera violenta sulla mia persona, saltando tra una serie di azioni politico amministrative, raccontate nel miglior modo possibile per poterle far sembrare a tutti i costi malefatte e imbrogli!!!

Inutile dire che tutto ciò non mi colpisce nella pochezza dei racconti fantasiosi e diffamatori ma più semplicemente nel dubitare della mia onestà politico amministrativa che da sempre mi sforzo di garantire per il bene di questa comunità!!!

Qualcuno mi suggerisce di esser felice delle tante attenzioni che un giornale locale mi dedica, perché come dice il vecchio detto “che se ne parli in bene o in male, l’importante è che se ne parli”. Forse è cosi, ma forse per chi da anni svolge un ruolo amministrativo con il solo fine di garantire i non garantiti della politica, tali bassezze lasciano l’amaro in bocca!!

Nell’edizione di questo mese, per garantire il ruolo “dell’oscuratore”, assegnatomi dal giornale, mi si contesta la poca o nessuna divulgazione del bando del servizio civile. Signori mi dispiace ma tale bando è stato pubblicato su tutti i canali del Comune, sito, canali facebook e altro. Abbiamo provveduto ad attivare con lo sportello impresa giovani (tenuto in vita dall’operato di una collaboratrice che a titolo gratuito svolge tali attività) un punto informativo e di orientamento alla compilazione delle domande, dove numerosi giovani hanno avuto modo di avere supporto nella fase istruttoria della stessa. Ma non ci siamo fermati li, abbiamo provveduto ad informare tutti coloro che durante l’anno erano venuti al comune per chiedere informazioni in merito al bando del servizio civile avvisandoli della pubblicazione dello stesso. E non per ultimo si è provveduto ad avvisare i giovani di tutte le fasi intermedie del bando fino alla pubblicazione delle graduatorie. 

QUINDI CARA FENICE ANCORA UNA VOLTA HO GARANTITO IL DIRITTO DEI CITTADINI E IN QUESTO CASO DEI MIEI COETANI!!!

Un cenno merita anche l’articolo che parla del corso informatico che porta il patrocinio morale del Comune. La società che ci ha proposto la realizzazione di questi corsi è organizzata in modo professionale per effettuare corsi on side nei vari comuni di tutta la regione Campania, infatti è presente con le sue attività in centinaia di comuni offrendo servizi a costi agevolati. Per chiarezza, visto che si dubita sul fatto che possano essere persone a me amiche, ci tengo a sottolineare che mai prima di questo corso mi era capitato di conoscere tali persone (rispettabilissime e serie). 

Eccezionale è stata la favola degli scuolabus che avete proposto in quest’ultima edizione. Tanti giochi di fantasia, tante supposizioni, TANTE FESSERIE!!”. Rispetto a questa vicenda ho piacere a chiarire la mia posizione. 

Ritengo che questo servizio vada esternalizzato al fine di garantire qualità dello stesso e ridimensionamento dei costi!!! Oggi il Comune si trova a sostenere a suo carico cifre che oscillano tra i 60/70 mila euro annui solo per la gestione del parco automezzi (assicurazioni, manutenzioni, carburanti e altro, senza contare i mezzi che invecchiano e vanno sostituiti), somma alla quale va aggiunto il costo del personale (tre unità) che pesa nelle casse del comune per altri 70/80 mila euro. Quindi appaltare tale servizio a cifre che non di molto si discostano rispetto ai soli costi di gestione degli scuolabus e recuperare tre unità lavorative da impiegare in altre attività nevralgiche per il comune (vigili urbani, verde pubblico e squadra manutenzione) non sarebbe tanto un malaffare così come vi piace descriverlo!!!

Non in ultimo voglio chiarire la mia posizione, tanto discussa, in merito alla candidatura alla fascia di Primo Cittadino.

Fino ad oggi non ho mai avanzato richiesta di candidatura a Sindaco, più semplicemente ho offerto la mia persona, aldilà dei ruoli, al fine di costruire un gruppo amministrativo nuovo, che conservi esperienze consolidate, e sia capace di garantire i diritti della gente e di organizzare questa Città nel miglior modo possibile, al fine di offrire servizi e vivibilità.
Non ho sete di ruoli come mi si descrive nelle vostre edizioni del toto sindaco, ma semplicemente voglia di continuare a dare un contributo alla mia Città!!!

Contributo che ho sempre garantito anche prima dell’ingresso nella vita politico- amministrativa e che vi assicuro garantirò anche un domani che la mia posizione politica dovesse esaurirsi!!!

SARA’ LA GENTE, ESERCITANDO IL DIRITTO DI VOTO, A SCEGLIERE QUALE RUOLO SIA PIU’ CONSONO ALLA MIA PERSONA!!! 

Non ho difficoltà al confronto, ne a ricevere suggerimenti su come operare meglio nell’interesse del paese!!!

CARA FENICE, SPERO CHE IL VOSTRO GIORNALE IMPARI A GIUDICARE LE COSE IN MANIERA SERIA E NON CONTRO AD OGNI COSTO!!!

SPERO CHE INIZIERETE A METTERCI LA FACCIA NELLE COSE CHE FATE E SCRIVETE!!! 

PERCHE’ CARI AMICI IL SOTTOSCRITTO DA SEMPRE NELLE COSE CHE FA CI METTE LA FACCIA!!! E NON GRADISCO DOVERMI CONFRONTARE CON CARTONI ANIMATI E NOMI DI FANTASIA!!! 

SE FATE IL GIUSTO NON AVETE BISOGNO DI NASCONDERVI E VERGOGNARVI DELLE VOSTRE AZIONI!!!

QUINDI TOCCA A VOI TIRARE FUORI LA TESTA, CHE AVETE NASCOSTO COME GLI STRUZZI NELLA SABBIA!!!

VIVA LA DEMOCRAZIA!!! VIVA LA LIBERTA’ DI PENSIERO!!!

Mirabella Eclano il 10/02/2014                     F.to   dott. Antonio Sirignano

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Secondo un noto proverbio, «le bugie hanno le gambe corte!» e io aggiungo che «qualcuno dovrebbe camminare con il culo!». Detto questo, fuori da ogni metafora, si può sostenere che le menzogne «non vanno lontano». Prima o poi vengono scoperte.

Caro Antonio Sirignano, se hai giustamente sentito l’esigenza di scrivere la citata lettera, perché «sono insopportabili le dure affermazioni diffamatorie» nei tuoi confronti da parte de “La Fenice on-line”, buon senso voleva che la tua difesa d’ufficio venisse indirizzata al Responsabile o quanto meno alla Redazione del giornale.

Hai scelto, invece, la strada del social network di facebook, accettabile ma non condivisibile.

E’ come dire «Cicero pro domo sua!». Questo detto, viene dal nome dato, con un po’ di malizia, a un’orazione di Cicerone con cui il senatore e grande oratore romano chiedeva, al collegio dei Pontefici, terreno e denaro per costruirsi una «domus», cioè una casa sua. E oggi, questa frase spesso viene rivolta a persone, in preferenza con cariche o funzioni pubbliche, che nella loro posizione di potere si preoccupano un po’ troppo a perorare cause per il proprio vantaggio personale.

Dopo questa breve parentesi, sento il dovere di rispondere al tuo scritto.

Ti ringrazio che hai «…sempre guardato con occhi positivi la nascita di questo mensile…» e che ritieni «…che tutto ciò possa essere strumento di garanzia alla democrazia e alla promozione della libertà di pensiero di questa Comunità…» ma tutto ciò né mi distoglie né mi appaga a non confermare quanto da noi fino ad ora scritto.

Devi saper che il metodo prima la “carota” e poi il “bastone” o viceversa non funziona più, oramai è desueto.

Solo un piccolo inciso, senza ombra di polemica. Quando si raccontano episodi – ricordo prima a me stesso – essi vanno descritti però nella loro completezza e non si deve riportare solo ciò che conviene, per distorcere poi la verità.

Hai scritto che «…nella scorsa edizione di Dicembre 2013 è comparso un articolo nel quale si scandiva a chiare lettere che il consigliere comunale Antonio Sirignano aveva forzato la Segretaria comunale ad oscurare l’archivio dell’albo pretorio online per nascondere malefatte o altro da me organizzate».

Beh, se sostieni questo mi devo ricredere sulla tua intelligenza: non so se, preso da rabbia, hai letto male oppure non hai capito ciò che hai letto.

L’articolo in questione è un editoriale da me firmato in cui ho scritto che «…A metà dello scorso mese di ottobre, il Segretario del Comune di Mirabella Eclano, dottoressa Maria Grazia Fontana, su consiglio o pressione di un Consigliere di maggioranza delegato alle “varie ed eventuali”, ha deciso immotivatamente di “oscurare” l’archivio storico dell’Albo Pretorio on-line».

Ti invito, quindi, a rileggere con attenzione tutto l’articolo: non ho affatto citato il tuo nome, anzi ho fatto riferimento a un Consigliere comunale di maggioranza delegato “alle varie ed eventuali” (delega peraltro inesistente). Mi devi dire, poi, in quale parte dell’articolo hai letto «a chiare lettere» che io avrei scritto che hai «forzato la Segretaria comunale ad oscurare l’archivio dell’albo pretorio on-line per nascondere malefatte o altro da Te organizzate».

In definitiva, se poi hai, come si suol dire, “la coda di paglia” in questa vicenda, non so proprio che dirti. Un consiglio: stai attento, il ‘vittimismo’ a tutti i costi non paga!

Un altro chiarimento: è vero, durante le festività natalizie, ho ricevuto delle chiamate, ma non più di una decina, da un numero a me sconosciuto. Purtroppo per una mia brutta abitudine – anzi pessima! – non richiamo mai i numeri a me non noti. Questo perché, paradossalmente, penso che se si tratta di questioni importanti o delicate, l’interessato potrà contattarmi con l’invio di un messaggio: «Sono Pinco Pallino, ti devo parlare. Appena puoi, richiamami». E’ del tutto semplice!

E’ anche vero, che il Presidente della Pro Loco, Massimo Lo Pilato mi ha informato del tuo interessamento a parlarmi e nuovamente ho risposto di riferirti, visto che non conoscevo e non sono tenuto a conoscere il tuo numero di cellulare, di inviarmi un messaggio dopo il quale ti avrei contattato. Inoltre, se vi era tanta urgenza, perché non mi hai rintracciato chiamandomi a casa, visto che il numero è disponibile sull’elenco telefonico?

Ancora. A distanza di qualche settimana, casualmente, in occasione di un rito funebre, davanti alla chiesa Madre di Mirabella, ci siamo incontrati “de visu” e tu ti sei avvicinato e mi hai detto frettolosamente che da giorni, anche tramite il Presidente Lo Pilato,  mi stavi cercando per colloquiare, senza però dirmi di che cosa.

Senza remore di sorta e alla presenza di alcuni Soci della Pro Loco, ti ho dato la mia disponibilità: «Appena puoi, chiamami e se non rispondo inviami un messaggio, così ti richiamo e concordiamo l’incontro sulla sede della Pro Loco». Ma a tutt’oggi, non ho ricevuto alcuna chiamata o messaggio e sono ancora in attesa.

In merito agli articoli pubblicati nell’edizione dello scorso mese, non è affatto vero che vi sono «una serie di articoli (per la verità l’80% del giornale) che si concentrano in maniera violenta…» sulla tua persona, «…saltando tra una serie di azioni politico amministrative, raccontate nel miglior modo possibile per poterle far sembrare a tutti i costi malefatte e imbrogli!… tutto ciò mi colpisce nella pochezza dei racconti fantasiosi e diffamatori ma più semplicemente nel dubitare della mia onestà politico amministrativa».

Voglio precisare che nella scorsa edizione di febbraio, su 24 articoli (escluso i 10 delle rubriche) solo 3 articoli hanno interessato il tuo operato amministrativo.

Se la matematica non è un’opinione 3 articoli su 24 sono pari a un 13% circa, mentre tu hai scritto che ti abbiamo ingiustamente dedicato l’80% di ciò che è stato pubblicato cioè ben 19 articoli. Prendi una calcolatrice, fai due calcoli e vedi che non ho torto. Quindi, caro Antonio Sirignano, perché continui a sostenere cose non vere?

In merito al contenuto dei 3 articoli da te opportunamente non condivisi, ti confermo fin da ora, anche se ti conosco poco, che non dubito sulla tua onestà politico-amministrativa ma in egual misura confermo in toto il contenuto degli articoli in questione pubblicati: non sono affatto, come tu sostieni, dei «racconti fantasiosi o diffamatori», ma riportano episodi e circostanze, peraltro ben documentate.

Sull’articolo del bando per il Servizio civile nazionale, di ben 15 unità, non vi è stata nessuna divulgazione con modalità e tempi utili sui canali di informazione, a favore dei giovani eclanesi.

Forse, come tu dici ma non mi risulta, è stato pubblicato solo sulla pagina facebook del Comune, ma non sul sito on-line del Comune, così come non si è visto alcun manifesto pubblico affisso sulle cantonate della città o almeno all’interno del Comune.

Perché, dunque, tutto ciò si è svolto in un gran silenzio?

Un dato significativo è che a questo bando di selezione, a cui potevano partecipare ragazzi dai 18 ai 28 anni, solo 32 sono state le domande e di queste solo 20 sono state redatte da giovani eclanesi e su 15 unità da assegnare sono solo 8  i ragazzi di Mirabella Eclano ammessi al servizio civile nazionale, ai quali verrà corrisposto per 12 mesi un assegno mensile di euro 433,80.

Caro Antonio Sirignano, visto che non hai voluto contestare, a chi di competenza, l’anomala graduatoria definitiva, nuovamente ti invito nella qualità di Consigliere comunale delegato alle politiche giovanili, a dare una spiegazione definitiva, chiara e “coraggiosa” ai giovani  eclanesi di ciò che realmente è accaduto. Ricordati che «sbagliare è umano, perseverare è diabolico!».

A riguardo, invece, dell’articolo  sui corsi di formazione professionale in informatica che, come tu stesso hai confermato nella tua lettera «porta il patrocinio morale» ed io aggiungo «patrocinio gratuito», così come riportato nella delibera di Giunta comunale n.126 del 28 novembre 2013, è una vera e propria presa per i fondelli ai danni dell’intera Comunità eclanese, ovvero a discapito delle casse comunali.

Ti invito, pertanto, a consultare qualsiasi vocabolario e a verificare il significato di «patrocinio gratuito», ma per non farti perdere tempo ti ripeto, come già scritto nell’articolo di febbraio, che il patrocinio concesso dalla Giunta comunale rappresenta una forma simbolica di adesione, con l’utilizzo del proprio simbolo-stemma, a un’iniziativa senza “scopo di lucro” di carattere socio-culturale, scientifica e/o sportiva, ritenuta meritevole per la sua finalità e che non comporta, da parte del Comune, alcuna spesa di gestione o contributo finanziario.

Non metto in discussione la professionalità della Società che organizza questi corsi, ma non vedo l’utilità né per il Comune di Mirabella Eclano né per i giovani eclanesi partecipanti al corso di informatica .

Perché l’Amministrazione comunale di Grottaminarda, a pari condizione, ha declinato l’offerta?

Perché, ad una sconosciuta Società privata di informatica viene autorizzata, con l’escamotage della dicitura “patrocinio gratuito”, a usufruire gratuitamente beni di proprietà comunale per due volte a settimana: la sala informatica, le cinque postazioni internet, la rete internet, l’energia elettrica ed anche idrica per l’uso dei servizi igienici?

Sempre alla Società privata in questione, o meglio ancora ad un suo neo collaboratore (un giovane eclanese), perché è stata consegnata la chiave per accedere all’interno del Comune e quindi non solo nella sala informatica ma si ha a disposizione l’intero stabile comunale? Si potrà entrare e uscire, quindi, senza alcun controllo, da stanze e da uffici dove vi sono documenti inerenti all’attività amministrativa.

L’autorizzata Società dà un corrispettivo economico al Comune per l’utilizzo di tutto ciò?

E’ stata sottoscritta, sempre da questa Società privata, una polizza fideiussoria a garanzia di eventuali danni sia alle postazioni informatiche date in affido ai corsisti sia al “server” che coordina tutta la rete informatica del Comune?

Qual è l’utilità pubblica e/o il vantaggio economico da parte dell’Amministrazione comunale di Mirabella Eclano in questa operazione?

Chi invece ci sta guadagnando in tutto ciò è solo la Società di informatica che ha già iniziato ad incassare le mensili quote dei corsisti eclanesi e che per la gestione dei suoi corsi non spenderà nemmeno un euro.

Sul contenuto, infine, del terzo articolo, da te definito «la favola degli scuolabus» e che io, invece, definisco in altro modo (“clientelismo” e «voto di scambio»), anche qui i conti non tornano. Mi riferisco, per intenderci, al servizio trasporto alunni.

Ritieni che «questo servizio vada esternalizzato al fine di garantire qualità dello stesso e ridimensionamento dei costi!», ma in che modo?

Facciamo, giusto due conti. I tre dipendenti comunali, oggi autisti di scuolabus costano annualmente alle casse del Comune circa 60 mila euro (n.2 Cat.B6 e n.1 Cat.A2) e non come tu hai scritto 70/80 mila euro, e non possono essere utilizzati né come vigili urbani né come ausiliari del traffico, ma forse solo all’interno della squadra di manutenzione (viabilità, verde pubblico e cimitero). E fino a questo punto, potrebbe essere un vantaggio per il Comune, avere tre unità a disposizione.

Hai scritto anche che «il Comune di trova a sostenere a suo carico cifre che oscillano tra i 60/70 mila euro annui per la gestione del parco automezzi (assicurazioni, manutenzioni, carburanti e altro)… quindi appaltare tale servizio a cifre che non di molto si discostano rispetto ai soli costi di gestione degli scuolabus non sarebbe tanto un malaffare…».

La gestione dei tre scuolabus, secondo i miei calcoli tuttavia su documenti recapitatomi dagli uffici comunali di Mirabella Eclano, non rispecchia quanto da te riportato.

Infatti, il costo annuo (nove mesi scolastici) riguarda: a) assicurazione euro 6.500 circa; b) tassa di circolazione euro 1.200 circa; c) carburanti euro 11.000 circa; d) manutenzione ordinaria e straordinaria (meccanica) euro 10.000 circa. Tirando le somme si arriva ad un costo di gestione pari a euro 28.700 e ragionando per eccesso si può anche dichiarare un costo di gestione annuo per la manutenzione dei tre scuolabus pari ad euro 30 mila.

Egregio Consigliere comunale Antonio Sirignano, hai nuovamente sbagliato a fare i conti.

Per la gestione annua inerente alla manutenzione, mancano all’appello, secondo quanto da te scritto, ben 30/40 mila euro. Non è che anche al Comune di Mirabella Eclano vi è la pessima abitudine, come accade negli altri vicinori Comuni, che le autovetture dei singoli Amministratori comunali, dei dirigenti e dei consulenti legali e tecnici, vengono regolarmente e periodicamente sottoposte a manutenzione ordinaria e straordinaria nelle officine dei meccanici convenzionati con il Comune e quindi i costi  puntualmente vengono addebitati sul capitolo della manutenzione degli autobus scolastici? Spero di no!

Per non dilungarmi, non considerando quanto da me contabilizzato fino ad ora, è impossibile darti ragione sulla convenienza di affidare il servizio trasporto alunni a una o più ditte esterne. E’ pur vero che, così facendo, ci sarà l’opportunità di utilizzare i futuri ex tre autisti, già a carico sul bilancio comunale, in altri servizi comunali, ma non risponde a verità la “tua” tesi che si potrà «appaltare tale servizio con cifre che non molto si discostano rispetto ai costi di gestione degli scuolabus».

La prima discordanza, sulla gestione annua dei tre scuolabus, è che i miei costi, presi da documenti del Comune, sono di euro 30 mila, mentre tu sostieni un costo di euro 60/70 mila, quindi più del doppio.

La seconda contraddizione è che anche se tu avessi ragione sull’importo del costo di gestione annua dei tre scuolabus pari a euro 60/70 mila mi devi spiegare perché sull’approvato bilancio comunale di previsione 2014 alla voce attività scolastiche, che mediamente la cifra impegnata non ha mai superato i 10 mila euro, per quest’anno è stato inserito l’importo di 80 mila euro e si vocifera che si farà una variazione al bilancio su questa specifica voce, aggiungendo altri 15mila euro, quindi per un totale di 95 mila euro che di certo sarà il costo del servizio del trasporto scolastico da mettere a gara?

Qual è l’interesse pubblico o la convenienza economica se questo servizio avrà un costo annuo aggiuntivo al bilancio, ovvero 60/70 mila euro + 95 mila euro per un totale di 155/165 mila euro, quando attualmente il costo annuo, tenendo conto dei “tuoi” calcoli, è di 130/150 mila euro?

Egregio dottore Antonio Sirignano, come vedi, la matematica non è un’opinione! E la «favola degli scuolabus» e i «tanti giochi di fantasia, tante supposizioni, tante fesserie» sono scoppiate come una bolla di sapone.

Per la tua candidatura o meno a Sindaco di Mirabella Eclano, ambizione legittima per chi da 10 anni ha ricoperto il ruolo sia di Consigliere comunale delegato sia di Assessore comunale, non posso che farti i miei più sentiti auguri.

Invece, visto che hai scritto che non gradisci confrontarti «con cartoni animati e nomi di fantasia», se ti dicessi che sono io l’estensore degli articoli firmati con i vari pseudonimi (Phoenix, Asterix, Obelix, D’Artagnan, Aramis, Athos e Porthos) che cosa cambierebbe?

Intanto, prova… sforzati, con il contributo di qualche noto “suggeritore”, a rispondermi agli interrogativi sopra ben descritti e circostanziati.

Infine, visto, che hai scritto che non hai «difficoltà al confronto né a ricevere suggerimenti per operare meglio nell’interesse del paese…», ti invito ad un confronto o meglio ad un’intervista pubblica.

Tranquillo, ad organizzare e sponsorizzare l’evento (manifesti, comunicati stampa, social network), anche se non ho la tua esperienza, ci penserò personalmente. Il mio numero di cellulare è sempre lo stesso, basta che mi comunichi, anche con un sms, solo la data e l’ora, possibilmente un sabato dopo le 18.

La sede sarà il teatro comunale e alla presenza del Sindaco, degli Assessori, dei Consiglieri di maggioranza e di minoranza, degli Organi di informazione (press-tv) e dei concittadini, ti rivolgerò una, anzi, due domande in merito a due ben distinte vicende amministrative, in cui hai ricoperto il ruolo da protagonista.

Se, poi, non te la senti di partecipare alla pubblica intervista, per qualsivoglia ragione, allora egregio dottore Antonio Sirignano, ti invito a «zittire!», altrimenti potresti per davvero mettere a rischio la tua candidatura a Sindaco o la tua ricandidatura a Consigliere comunale al prossimo giro di boa… a buon intenditor poche parole!

Benigno Blasi


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