Astensionismo: il vento nel deserto

Astensionismo

Nel nostro tempo, il tempo dove tutto rappresenta un conflitto tra desiderio e responsabilità, il termine “astensionismo” mette in luce non soltanto l’indifferenza ai problemi politici e sociali, la trascuratezza nel mettere in atto il proprio dovere, ma l’emergere di un sintomo, ancora più preoccupante per la nostra società malata: la protesta senza catene che induce allo smarrimento totale, la dispersione dei valori che si manifesta attraverso un processo culturale che passa dal qualunquismo per poi approdare al disimpegno e all’assenza.

E’ pur vero, che l’atmosfera generata dal fallimento della politica sul piano nazionale, in questi anni, ha fatto accrescere un malcontento feroce, su ampia scala, facendo vacillare l’intero sistema delle leggi civiche, agli occhi dei cittadini, e di conseguenza la fiducia riposta negli uomini che la rappresentano.

Ma esiste una legge non scritta, che non passa attraverso nessun codice, e che non troveremo così presente, quanto in noi stessi: IL LIBERO ARBITRIO.

Una facoltà senza filtri, solida in ognuno di noi, che ci induce ad agire secondo la nostra coscienza. Le ragioni che devono indurci a fare una scelta nominale nelle imminenti amministrative, hanno a che fare con la libertà come alternativa etica che non può essere scissa dalla responsabilità.

Nostro diritto e nostro dovere è rompere quel muro che si innalza, prepotente, di fronte ad una funzione che in questo particolare momento storico, reclama la nostra presenza: il voto. Le pareti innalzate a favore dell’astensionismo rappresentano solo un tacito riparo alla condizione orfana e disillusa della vita sociale e collettiva dell’uomo.

Scegliere di non votare è un vento che ci porta in una direzione contraria alla vita stessa, in un deserto dove è facile disperdere la matassa delle relazioni sociali e della scelta simbolica come possibilità.

Votare significa, dare segno della nostra integra essenza scritta mediante l’atto di scelta.

Votare è testimoniare in maniera “libera e segreta” che la vita individuale e collettiva può avere un senso soltanto se ognuno di noi fa la sua parte.

                                                                                                Anna Esposito


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