Il neo eletto Sindaco Francescantonio Capone: «c’è soddisfazione e gioia… sarà un quinquennio impegnativo»

Nota Politica Sindaco Capone

 

Lo scorso 25 maggio l’urna elettorale ha decretato la vittoria delle Amministrative 2014 alla lista civica “Patto per Mirabella”, eleggendo Sindaco della cittadina eclanese il professore Francescantonio Capone con 2.388 voti espressi, pari al 48,81%. La nuova compagine amministrativa locale, guidata da Capone, si appresta, dunque, ad affrontare un quinquennio impegnativo, nel quale dovrà dimostrare di aver meritato il consenso conseguito.

Professore, cosa si prova a stare dall’altro lato di questa scrivania?

«Sicuramente c’è la soddisfazione e la gioia per la vittoria combattuta. Ma uno che amministra da così tanti anni non deve distinguere, e vorrei che lo facessero anche i miei collaboratori, il ruolo di Sindaco da quello dell’Assessore, dell’eletto e del non eletto. Il coinvolgimento rispetto alla volontà di fare qualcosa per il paese, lo spirito di servizio che deve animare chi fa politica, che non ha interesse ma voglia di fare amministrazione, devono scaturire dall’amore e dalla passione per Mirabella. Avendo in passato ricoperto tutti i ruoli nelle varie amministrazioni, cambia soltanto il senso di responsabilità: Adesso, devi pensare anche per gli altri, prima facevi solo il tuo ruolo, ora devi guidare le redini di tutto la Comunità. Adesso c’è la necessità di avere le idee più chiare possibili e sperare nella massima collaborazione, perché l’uomo solo al comando non conta niente».

Su quattro liste ai nastri di partenza, la sua lista ha ottenuto 265 voti in più rispetto alla seconda. Cosa è cambiato rispetto a cinque anni fa quando, su due liste messe a confronto, l’eletto Sindaco ingegnere Vincenzo Sirignano (“Patto per Mirabella”) stacco di ben 1.639 voti la lista (“Il Carro”) del suo avversario ingegnere Ugo Sorrentino?

«Se si legge il panorama dei 51 comuni irpini che sono andati al voto in questa tornata, pochissime amministrazioni si sono riconfermate. Quindi qualcosa di nuovo c’è, ma sicuramente anche qualcosa che non va. Essere riconfermati è già difficile, peraltro dopo un decennio di amministrazione Sirignano, in più ce l’abbiamo fatto con una lista praticamente nuova, con sole 4 persone su 12 della “vecchia” classe politico-amministrativa, e con ben 6 donne. Ma questo forse la gente non l’ha percepito. L’ha percepito più dall’altra parte, dove il vecchio si nascondeva ma c’era. La differenza non è stata molta ed è vero, ma abbiamo lottato bene e credo che abbiamo rappresentato bene la continuità amministrativa proponendo il nuovo. Rispetto al passato c’è da dire che la formazione della lista è arrivata in ritardo. Quando l’ingegnere Vincenzo Sirignano vinse contro il dottore Ernani Venuti, dieci anni fa, la lista fu preparata con largo anticipo: il sindaco uscente professore Edmondo Pugliese perse pezzi importanti tra cui me, Pasquale Gargano, Michele De Simone e Adriano Martiniello e se andiamo ad esaminare i 600 voti di differenza che ebbero quelle due liste, sono esattamente quelli portati da queste quattro persone, che se fossero state dall’altra parte, avrebbero vinto con la stessa differenza. Cinque anni fa il largo successo, sempre dell’amico Vincenzo Sirignano su Ugo Sorrentino dipese dal fatto che il nostro Sindaco uscente non aveva rivali. La compagine Pugliese si sfaldò, insieme a Venuti, che appoggiò Sirignano, ovvero la lista civica “Patto per Mirabella”. Evidentemente l’ondata di impegno dei primi 5 anni fece sì che venisse riconfermato. Oggi siamo tornati al punto di partenza, su due competizioni vere, con programmi diversi. Ma aldilà del risultato, questa fase è finita, ora pensiamo tutti alla nuova che si è aperta».

In questa campagna elettorale i toni sono stati indiscutibilmente accesi. Crede sia stata normale bagarre o si sente di condannare alcuni comportamenti?

«Si devono distinguere due fasi della campagna elettorale: quella della formazione delle liste e la campagna elettorale stessa, per arrivare poi all’immediato post voto. La parte che ha determinato la composizione delle liste è stata travagliata per tutti e mi preme sottolineare un passaggio delicato una volta per tutte. La riproposizione della lista civica “Patto per Mirabella” doveva essere all’insegna della continuità ma soprattutto dell’unità. Lo era fino a otto giorni prima delle elezioni, si doveva solo scegliere il candidato a Sindaco tra me e Antonio Sirignano, il quale, nella riunione del gruppo UDC, il sabato prima della presentazione delle liste, dichiarò di accettare la mia candidatura. E questo mi è stato riferito in quanto io non ho partecipato a nessuna riunione al di fuori delle due fatte qui in sede comunale. Il giorno dopo però non era più così. E’ nata la lista dei giovani, con lo slogan della trasparenza e della legalità perché fino al giorno prima non c’era, perché c’erano metodi di governo che non si condividevano più. Una motivazione inspiegabile: il metodo non si condivide, o meno, il giorno prima, scordandosi di aver amministrato la Comunità eclanese da dieci anni con lo stesso metodo rinnegato poi all’occorrenza e solo per il proprio tornaconto elettorale. Qualcuno doveva essere più coraggioso nell’uscire allo scoperto con largo anticipo, non sicuramente il giorno prima. E i toni della campagna elettorale sono venuti fuori per questi motivi. Non si può andare sul palco e sostenere la non condivisione del metodo, che si è per il nuovo, per la rivoluzione, per la trasparenza e per la legalità. Ma dove sono stati fino ad ora? Perché nessuno ha denunciato, in questi dieci anni di partecipazione e compartecipazione diretta o indiretta, queste presunte mancanze di trasparenza e legalità dell’Amministrazione uscente? Altra carne a cuocere è stata messa in occasione del pubblico dibattito in piazza, dove sono stato accusato di aver organizzato personalmente il tutto, persino le domande. Mi è stato rinfacciato di non aver preso parte all’intervista negli studi televisivi quando io ho sempre sostenuto la mia disponibilità a qualsiasi intervista, ma in pubblica piazza, davanti ai cittadini eclanesi. Infine, l’increscioso risveglio del 29 maggio non ha scusanti. Avrei preferito se avessero imbrattato il cortile di casa mia, non le vie del nostro paese. Si è imbrattata la cultura, la storia, l’immagine di Mirabella Eclano. Intanto, l’Amministrazione comunale, considerato che sono stati individuati i presunti colpevoli dell’insano gesto, ha già dato mandato al legale di fiducia dell’Ente per la propria costituzione civile e penale nei procedimenti che si instaureranno».

Lo scorso 9 giugno si è svolto il primo Consiglio comunale: con quale criterio e come ha organizzato la sua squadra?

«Per la scelta della mia Giunta ho tenuto conto dei risultati elettorali. A Giancarlo Ruggiero, che ha ottenuto più voti, l’ho nominato Vice Sindaco e assegnato l’assessorato con delega alla programmazione di fondi nazionali, regionali ed europei e alla manutenzione e viabilità. L’assessorato della Pubblica Istruzione e ai Beni Culturali l’ho assegnato ad una docente di lettere antiche, Agnese Vietri, mentre ho affidato l’assessorato alla Sanità, Ecologia, Ambiente, Gestione di Rifiuti e Urbanistica ad un ingegnere, Gerardo Sirignano e l’assessorato all’Attività Produttive, al Turismo e circuito museale ad una imprenditrice, Raffaella Rita D’Ambrosio. Il quinto eletto, Goffredo Petruolo, è stato nominato Presidente del Consiglio, con vice Nadia Santamaria. Infine, Tommaso Moscato è stato designato capogruppo del “Patto per Mirabella”. La vicepresidenza del consiglio in un primo momento era stata proposta all’opposizione, ma è stata rifiutata perché a loro avviso non contava niente. Se io ti concedo di governare una istituzione anche nell’ottica di una vicepresidenza, non si può rifiutare così».

Quali saranno i punti del programma elettorale ad essere attuati per primi?

«Partiremo subito con una rimodulazione del servizio di raccolta rifiuti dando subito una risposta a chi fino ad ora non ne ha goduto appieno. E’ stata una promessa della campagna elettorale e intendo mantenerla da subito. Ridurremo alcuni servizi nelle aree centrali, concentrandoci su zone periferiche. Concretizzeremo poi il bando project financing per il miglioramento e per il risparmio energetico dei 3.400 punti luce sparsi sul territorio comunale, sostituendo le attuali lampadine con quelle a led. E torneremo sugli impianti sportivi, valutando se le varie Associazioni presenti sul territorio possano essere in grado di gestirli, evitando di affidare gestioni a gente che con Mirabella Eclano non ha nulla a che fare. Così come all’inizio del prossimo mese di luglio, considerato che la nostra attività amministrativa è e sarà del tutto trasparente e quindi non abbiamo nulla da nascondere al contrario di come ha sempre sostenuto un ex Amministratore comunale in campagna elettorale, riattiveremo l’archivio storico on-line del Comune. Saranno nuovamente visibili e consultabili tutti gli atti amministrativi dal gennaio 2011 ad oggi».

Cosa deve aspettarsi la Comunità di Mirabella da questa nuova Amministrazione comunale?

«La nostra è e sarà un’Amministrazione stabile, capace di dare risposte, ma con i piedi per terra. Un’Amministrazione che eviterà gli eccessi e gli abbandoni: una giusta amministrazione, tenendo conto le realtà, le esigenze e le richieste dei propri cittadini, senza promettere il mare».

Andrea De Gennaro


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