Da rivalorizzare le piazzette del Centro storico

Prop. Amm. Art.
Questo mese per la rubrica Proposte all’Amministrazione ci occupiamo del Centro storico di Mirabella Eclano, in particolare delle piazzette e degli spazi pubblici di recente apertura, fortemente voluti dall’allora Sindaco Vincenzo Sirignano e dalle sue Amministrazioni.

Dopo una piccola indagine tra i cittadini residenti, e constatando direttamente lo stato dei pubblici spazi, avanziamo all’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Francescantonio Capone, una serie di proposte volte al miglioramento della vivibilità e fruibilità degli stessi.
Ciò che salta all’occhio al visitatore occasionale, ma anche al cittadino che quotidianamente passeggia in questi luoghi, è la mancanza di un adeguato arredo urbano. Non vi sono, ad esempio, panchine o sedili per potersi sedere e godere delle piazze mentre, ad esempio, si porta i propri figli a giocare o si sosta per qualche minuto.
Altra mancanza, le piazzette risultano sprovviste di fontane o punti di distribuzione di acqua pubblica potabile, che all’occorrenza risulterebbero utili, fornendo un servizio a chi ne usufruirebbe. Basti pensare all’esempio di Rione Italia, dove il punto-acqua messo a disposizione della cittadinanza sta riscuotendo un estremo successo, oltre ad essere fonte di introiti per il Comune, che offre acqua potabile (anche effervescente!) a tariffa estremamente ridotta (0,05 cent/ litro).
Un vero e proprio affare sia per il Comune, appunto, che dà in gestione a titolo oneroso all’azienda che offre i servizi di distribuzione-acqua, sia per i cittadini, che possono usufruire in modo libero dell’acqua pubblica, purificata e, a scelta, con le “bollicine”.
Prendendo ulteriormente spunto dal grande esempio di civiltà offerto dai concittadini di Rione Italia, si potrebbe condividere con i residenti nel Centro storico la cura del piccolo verde pubblico eventualmente presente nelle piazzette. Sarebbero i residenti, di concerto con l’Amministrazione comunale, a scegliere come curare gli spazi della collettività, nello spirito di sana condivisione che dà merito ad una comunità civile.
Ed infine, perché non intitolare questi luoghi, finora rimasti privi di toponimo? Nel solco della tradizione e continuità dell’attività amministrativa dello scorso decennio, foriera di inaugurazioni e celebrazioni “al merito”, perché non intitolare le piazzette, alla memoria, ad esempio, di cittadini eclanesi che nel passato hanno dato lustro alla città, o che si sono distinti per opere e/o qualità morali ben documentate?
Qualche proposta la lanciamo noi de “La Fenice” on-line:
Intitolare una piazza alla memoria dell’ing. Salvatore Palma, nonché docente. Diverse opere di urbanistica nella nostra Città portano la sua firma, dal Monumento ai caduti sito in Corso Umberto I (Un tempo in piazza XXIV maggio), alla Torre Civica che fino a qualche decennio fa dominava la visuale di piazzetta Eclano, sino alla Torre Campanaria della Chiesa di San Francesco. Un tecnico lungimirante al servizio della Comunità, ma anche un intellettuale che seppe cogliere le necessità dei tempi, promuovendo l’istituzione in Mirabella della Scuola Media Statale, all’epoca Ginnasio;
Un doveroso riconoscimento della Comunità, sempre attraverso la dedica di uno spazio pubblico, lo meriterebbe la figura di mons. Nicola Gambino, già parroco in S. Maria Maggiore nonché studioso instancabile di storia locale. Autore di numerose monografie ed articoli riguardanti il patrimonio storico-religioso ma anche artistico di Mirabella Eclano e dell’Irpinia, Gambino raccolse migliaia di testi in una ricca biblioteca personale, interamente donata alla Comunità per sua stessa volontà, ed oggi aperta al pubblico presso il Museo d’Arte Sacra adiacente la Chiesa di S. Maria Maggiore.
Non sono certamente esaurite le figure illustri che meriterebbero, al pari dei succitati, un simile riconoscimento. Lasciamo a chi amministra la città di Mirabella Eclano il compito di raccogliere le nostre proposte e di estenderle, se necessario, consapevoli del necessario rilancio a favore del centro cittadino, si in termini di vivibilità che in termini di sviluppo.

C.B.


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