Katia Mercurio, artista emergente di “Avvenire”

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Semplice, creativa e professionale. Si definisce così Katia Mercurio, protagonista assieme ad altri 13 artisti di “Avvenire”, una mostra dedicata all’arte giovanile, che si è conclusa ad Avellino lo scorso 26 Ottobre, e promossa dallo studioso e artista Generoso Vella.

Prima Via Nappi, divenuta dal 6 al 13 Settembre sull’esempio della romana Via Margutta la via degli artisti avellinese, poi, per la giovane Katia arriva “Avvenire”, il vernissage accolto nei locali dell’associazione Animarte, dove sono di scena – oltre alle sue – più di 40 opere, realizzate da 14 giovani irpini.
Katia, da dove nasce la tua passione per la pittura?
«Forse è nata con me, ho sempre avuto questa piccola passione per il disegno che poi piano piano si è formata crescendo con me. Con la scoperta di nuove tecniche, come rendere un semplice chiaro scuro in realistico, mi sono appassionata al disegno automobilistico storico».
E’ la prima volta che ti misuri con un’attività espositiva? Cosa ha rappresentato per te?
«No, ho già partecipato a qualche mostra. La mia prima esperienza è stata con il gruppo Artemisia di Grottaminarda e poi ho esposto delle opere con scenari di caccia a una fiera. Sono state delle belle esperienze, che mi hanno aiutato a valorizzare le mie opere e a crescere come artista».
La mostra “Avvenire” ha ospitato le opere di tutti artisti giovani ed emergenti, come è avvenuto il tuo incontro con il promotore Generoso Vella?
«Il primo contatto con il signor Vella è stato tramite i social network, da lì apprezzando le mie opere mi ha proposto la partecipazione alla sua manifestazione in “via nappi” dove è stato possibile fare conoscenza di persona. Trovandolo molto disponibile e cordiale, decisi in quell’occasione di concedere una mia opera per aggiungerla alla mostra “Avvenire”».
Quali sono i temi che più rappresenti nelle tue opere? Posso chiederti se c’è un personaggio nel mondo artistico al quale ti ispiri?
«Per lo più le mie opere sono disegni realistici in chiaro scuro, rappresentanti veicoli storici e naturalistici, ogni tanto però sperimento tecniche di vario genere. Non ho un artista specifico, colgo da tutti un po’ di ispirazione così da fare opere sempre nuove e diverse».
Questa mostra ti ha senza dubbio offerto l’occasione per farti conoscere ad un pubblico molto vasto, quali obiettivi ora ti prefiggi per il tuo futuro?
«Sì è vero, questa mostra mi ha aiutato nel mio percorso… per il mio futuro spero di crescere ancora di più come artista fino ad arrivare a organizzare una mostra che porti il mio nome».

Antonella Tauro


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