La “Pro Loco La Fenice” ha un nuovo Presidente

auguripresidenteNell’estate del 1997 l’esigenza di voler fare qualcosa per il nostro paese, di costruire le premesse per il suo potenziamento sociale e culturale e dare vita a iniziative in grado di far rinascere la partecipazione e la vitalità dei suoi cittadini, fu la spinta che nel novembre dello stesso anno condusse un gruppo di amici a costituire l’Associazione “Pro Loco La Fenice”.

La consapevolezza dell’apatia e dell’indifferenza per la sua storia millenaria e per la sua arte, portò alla scelta di riprendere un simbolo già presente nello stemma della città: la FENICE, un uccello mitologico d’Arabia, che risorge dalla proprie ceneri.L’intenzione, infatti, era quella di riunire quanti avessero a cuore le sorti di Mirabella, tenendo in debito conto la vocazione storica, artistica, culturale, sociale, turistica, commerciale, agricola e artigianale di questo nostro paese, per mettere capacità ed esperienze al servizio di tutta la comunità e scuoterla dal torpore nel quale da tempo era piombata, insomma far rinascere gli animi e ripulirsi dalle ceneri della noncuranza e dell’insensibilità. Da allora sono trascorsi ben 17 anni, durante i quali ai soci fondatori si sono affiancate tante altre persone, che hanno condiviso le finalità dell’Associazione e hanno dato il loro contributo a iniziative e attività che hanno risvegliato l’orgoglio eclanese, a lungo sopito, e dato lustro e visibilità alla nostra cittadina.
A dir la verità, non è stato per niente facile smuovere l’indolenza dei cari mirabellani, sempre pronti a lamentarsi quando nulla veniva fatto per il paese e ancor più solleciti a mostrare diffidenza e a fare illazioni gratuite quando erano promosse e attuate tante belle e impegnative manifestazioni.
Ma tant’è, si sa che tra le molteplici arti che possediamo, quella della critica è stata sempre ben esercitata dai più e non ha mai vissuto e mai non vivrà periodi di crisi o di stasi.
I traguardi raggiunti però, a dispetto dei numerosi filosofi nostrani, cultori di dietrologia, hanno sempre ripagato ampiamente coloro che hanno messo le proprie energie in campo, impegnato tanto del loro tempo e profuso sforzi per ottenere risultati lusinghieri.
Forse negli ultimi anni “La Fenice” è stata meno visibile sul territorio, anche se al suo attivo può vantare fiori all’occhiello quali il teatro, il giornale on-line e il supporto ad egregie manifestazioni culturali. Sarebbe stato opportuno, come i più auspicavano, un ricambio generazionale, con forze più giovani e fresche, coadiuvate dall’esperienza e dalla perizia dei soci veterani. Così purtroppo non è stato pur se qualche tentativo in tal senso è stato fatto più volte.
E all’interno dell’Associazione, a onor del vero, non sono mancate discussioni, talvolta polemiche e contrastanti punti di vista, che però si sono sempre risolti e ricomposti, trovando un punto d’intesa comune. Di recente invece ci sono state purtroppo anche delle tensioni, sfociate in pretestuose defezioni, che hanno lasciato, quale strascico, un bel po’ di amarezza. Esse hanno dimostrato, al di là di ogni altra pur pertinente considerazione, quanto inspiegabilmente ancora non si comprenda che la Pro Loco come organismo deve rimanere al di sopra del personale protagonismo, della singola, anche se rispettabile, opinione. L’individualismo mal si coniuga infatti con un’Associazione che decide in maniera democratica, cioè a maggioranza.
Nulla però è ancora perduto e niente verrà lasciato al caso .
Infatti gli attuali irriducibili Soci de “La Fenice”, probabilmente inguaribili ottimisti, credono ancora nelle potenzialità dell’Associazione e soprattutto nel grande valore dell’amicizia che li lega e che si è consolidata tra loro anche grazie alla condivisione di un progetto comune. Per questo essi hanno pensato bene di eleggere quale presidente il socio Mario Belmonte, che di buon grado ha assunto tale carica.
Mario Belmonte è una persona semplice e schietta, non ama i giri di parole . Non ha un eloquio forbito né mieloso, non costruisce teoremi, ma dice sempre quello che pensa. Considera un suo difetto, ma non lo è affatto, il parlare in maniera diretta, senza ipocrisie di sorta. A volte, quando perde la pazienza, può sembrare brusco nei modi, ma gli sorridono gli occhi quando incontra un amico e sa partecipare con emozione silenziosa e discreta alle vicende significative delle persone a lui care. E’ inoltre un uomo pratico, a cui piace andare subito al sodo, convinto che bisogna agire senza perdersi in troppe chiacchere. E questo suo pragmatismo sarà sicuramente il punto di forza da cui ripartire.
E’ infatti questo il momento del ricominciare e del fare, è il momento di operare, di ricostruire e di non perdersi dietro a parole fumose e vane, questo è il tempo per tornare ai fatti.
Buon lavoro, Presidente!

Margaret Memmolo


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