A rischio la realizzazione del “Parco Fluviale del Calore”

Foto Attualità Parco Fluviale
Non sembrano volgere al termine le vicende riguardanti il “Parco Fluviale del Calore” che da più di un anno vedono contrapposti il Comune di Mirabella Eclano ed il Consorzio di bonifica dell’Ufita.

Il progetto “Parco Fluviale del Calore”, lo ricordiamo ai lettori, prevede la creazione di un invaso derivato dal bacino del fiume Calore con finalità irrigue, ambientali e turistiche nell’area della frazione omonima del Comune di Mirabella Eclano.
Le realizzazione dell’opera è stata approvata con deliberazione di Giunta Comunale n.6 del 3/01/2014 mediante la quale il progetto è entrato a far parte della programmazione triennale delle opere pubbliche del comune.
Sulla stessa area d’intervento del parco fluviale, il Consorzio di Bonifica dell’Ufita aveva dimostrato il suo interesse nel realizzare un’infrastruttura destinata alle attività irrigue in favore delle aziende presenti nel comprensorio. Da qui l’idea di costituire un unico progetto che comprendesse sia le opere a finalità irrigua, sia la riqualificazione ambientale e turistica previste dal progetto comunale.
E’ così che i due Enti, Comune e Consorzio di Bonifica, hanno approvato congiuntamente un accordo di programma entro il quale anche la Provincia di Avellino si è impegnata a fornire un finanziamento di 300 mila euro.
Complessivamente, l’intera opera prevede un investimento di circa 9 milioni di euro.
L’intento unitario di avviare la realizzazione del progetto è sembrato precipitare allorquando, il 17 aprile 2014, il Consorzio di Bonifica decise unilateralmente di scogliere l’accordo e di non procedere più a realizzare il progetto, nonostante il Comune di Mirabella, allora guidato dal Sindaco Vincenzo Sirignano, avesse già approvato e predisposto sia gli adempimenti in variante al Piano regolatore generale, sia il vincolo all’esproprio dei terreni (delibera consiliare n.3 del 8/04/2014)
Sui motivi del dietrofront resta un enorme punto interrogativo. Il niet del Consorzio, guarda caso, è avvenuto proprio a ridosso delle elezioni amministrative del maggio scorso. Motivi politici? Non ci è dato di saperlo.
Al dietrofront del Consorzio di Bonifica, il Comune di Mirabella non è rimasto a guardare. L’Ente guidato dal neo eletto sindaco Francescantonio Capone ha risposto mediante ricorso al TAR Campania, affidandosi all’avvocato Domenico Sabia del foro di Avellino (delibera di giunta n.81 del 9/06/2014).
Il Tribunale Amministrativo Regionale, purtroppo per il Comune, si è espresso contro questo ricorso. Come risposta al mancato rispetto dell’accordo, inoltre, l’Ufficio Tecnico del Comune di Mirabella Eclano ha revocato tutti i permessi relativi alle opere del Consorzio di Bonifica nell’agro eclanese, comprese le recenti autorizzazioni a costruire una centrale idroelettrica nella località di Calore. Il Consorzio di bonifica, a sua volta, ha effettuato un ricorso al Tar Campania, il cui giudizio non è stato ancora emesso.
Siamo di fronte, quindi, ad una vera e propria battaglia tra Enti entro la quale si aggiungono le istanze dei Comuni del comprensorio, che temono di non vedere realizzata la vasca d’accumulo per l’irrigazione. In ballo, infatti, ci sono milioni di euro di investimenti a favore non solo dell’area della Frazione Calore ma anche dei comuni limitrofi.
Agguerrito nella difesa del progetto è il vicesindaco di Mirabella Eclano Giancarlo Ruggiero, il cui ampissimo consenso ricevuto alla scorsa tornata amministrativa è frutto anche delle promesse riguardanti l’opera del Parco Fluviale.
Proprio Ruggiero, poco più di un mese fa, dichiarava ad un quotidiano locale: ‹‹Se si dovesse perdere il finanziamento di 10milioni di euro per i lavori di adeguamento relativi al comprensorio irriguo Valle Calore da realizzare nei territori di Mirabella Eclano e di Apice, sarebbe solo colpa del Consorzio di Bonifica dell’Ufita. E lo spiegheremo per tramite della giustizia ordinaria: saremo noi a chiedere il risarcimento danni all’Ente consortile. Anzi preannuncio già che a breve convocherò tutte le associazioni che insistono sul territorio dagli ambientalisti, alla pesca sportiva passando per gli agricoltori – per illustrare il dettaglio di tutta questa vicenda››
A frenare le intenzioni “belligeranti” del vicesindaco è lo stesso primo cittadino di Mirabella, Francescantonio Capone, che a telefono ci ha dichiarato: ‹‹Oggi non parliamo più di giustizia. La politica che ricorre alla giustizia fa un tentativo di estrema difesa. Saremo intransigenti con il Consorzio ma abbiamo recuperato un rapporto di collaborazione anche grazie all’intervento della prefettura. Ringrazio il dottor Basile (il prefetto di Avellino ndr) ed il suo staff per il ruolo di raccordo esercitato. Con lo spirito di collaborazione potremo realizzare tutto››.
Ed annuncia un nuovo accordo tra il Comune ed il Consorzio di Bonifica dell’Ufita: ‹‹Abbiamo aperto una strada di dialogo e di collaborazione – ha evidenziato il sindaco Capone – che io stesso sto portando avanti e credo che darà frutti buoni. L’opera dovrebbe farsi in maniera complessiva. Il Consorzio di Bonifica ha inviato una lettera al Comune di Mirabella in cui si legge che sarà prevista una vasca d’accumulo-invaso in un primo lotto. Successivamente il Comune provvederà ad attrezzare l’area turistica. In questo momento c’è piena sintonia tra noi ed il Consorzio per arrivare alla realizzazione dell’intero progetto su tre direttrici: vasca d’accumulo, depurazione delle acque, produzione di energia elettrica pulita mediante le centrali, se si dimostrerà che queste non impattano negativamente sul corso del fiume››
Dunque, stando alle parole del Sindaco Francescantonio Capone, il progetto si farà.
Manca, tuttavia, la ratifica di un nuovo accordo tra gli Enti mentre restano ancora pendenti i contenziosi amministrativi al Tar Campania ed al Consiglio di Stato.
Nel frattempo, dopo le dichiarazioni del vicesindaco Ruggiero, il “conflitto” è tutt’altro che chiuso. Su questo tema l’Amministrazione comunale eclanese gioca una partita estremamente delicata, non solo per l’ingente investimento di oltre 9 milioni di euro, che potrebbe svanire nel nulla, ma anche per la credibilità personale dei suoi componenti, i quali hanno utilizzato il tema del parco fluviale come cavallo di battaglia alla scorsa tornata elettorale, ottenendo una vittoria “bulgara” nella sezione elettorale della frazione di Calore.
Sarà la volta buona? Staremo a vedere!

Carmine Bruno


Print pagePDF pageEmail page
Print Friendly, PDF & Email