“Maratona Telethon”, il contributo di Mirabella Eclano

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La fondazione Telethon, una delle principali charity italiane, dal 1990 ha l’obiettivo di trovare una cura alle malattie genetiche, attraverso il finanziamento della ricerca biomedica. Da quest’anno anche la città di Mirabella Eclano, sostenuta dal coordinatore provinciale Agostino Annunziata e dai volontari locali, ha preso parte alle donazioni, ottenendo ottimi risultati. La campagna si è svolta nei giorni di sabato 13 e di domenica 14 dicembre, con due ubicazioni: una presso il centro commerciale Il Carro e un’altra presso piazza XIV maggio.

La questione era già stata anticipata, il 29 novembre, in un incontro tenutosi presso il teatro comunale di Mirabella Eclano, cui hanno partecipato le istituzioni della città e i rappresentanti dell’Istituto ‘Aeclanum’ (nello specifico, del Liceo Classico e dell’Istituto Professionale).
«La necessità di questo incontro – spiega Agostino Annunziata, coordinatore provinciale di Telethon – nasce dalla voglia di far conoscere quali sono i benefici che hanno gli ammalati dalle nostre donazioni. Molti conoscono Telethon per le maratone televisive. In realtà non ci limitiamo a questo, dietro quella che sembra una sterile richiesta di denaro, si nasconde tanto lavoro. Nel tempo, la provincia di Avellino ha ottenuto grandi risultati, lo scorso anno abbiamo superato di poco i 50mila euro. Affermo con orgoglio che la nostra provincia è la prima in Italia in quanto a donazioni. Tuttavia la ricerca non si ferma mai, e noi, con le nostre offerte, siamo fondamentali per far sì che vada avanti. Ciascuna delle malattie che tentiamo di curare, colpisce poche famiglie al mondo, in Europa le persone ammalate sono circa 30milioni. Voglio riportarvi l’esempio di Danilo Del Grosso, un giovane ragazzo che adesso ha diciotto anni. È stato il primo bambino ad essere salvato da una malattia genetica e questo è accaduto grazie alla ricerca di Telethon. Parlo spesso di lui perché Danilo è di Roccabascerana, è della provincia di Avellino come noi. A volte le cose belle ci sembrano così distanti, eppure accadono anche vicino a noi».
Nel dibattito è intervenuto il sindaco Francescantonio Capone che ha evidenziato che «la ricerca è anche lavoro. Quanti bravi ricercatori in Italia non vengono valorizzati e aiutati, sono pochi i progetti che ottengono buoni finanziamenti. Tuttavia noto con piacere che sono tanti i ragazzi presenti a questo convegno. La mia speranza è che proprio i giovani delle nostre scuole possano diventare angeli della salute. Dobbiamo essere noi, in qualità di cittadini, a fare uno sforzo per il bene dei nostri bambini e di tutta la società. Per questo garantisco che la comunità di Mirabella non farà mancare il suo contributo alla ricerca».
A lui si è aggiunto il giovane Domenico De Simone, che si è interessato in prima persona della manifestazione: «Sono contento che Mirabella contribuisca alla maratona. Non ci fermeremo agli stand del 13 e del 14 dicembre, infatti il 28 e il 29 dicembre ci sarà un quadrangolare di calcio organizzato dalla società sportiva dello Spartak Eclano, contro l’Eclanese, il Gesualdo e il Taurasi. Ovviamente il ricavato andrà tutto alla fondazione di Telethon».
A concludere la giornata, anche l’intervento dell’ex sindaco Vincenzo Sirignano: «Mi complimento con tutti per questa splendida iniziativa. Il mio apprezzamento è rivolto soprattutto a Domenico De Simone e a tutti i volontari che si sono accodati a lui. È grazie a loro se Mirabella ha la possibilità di contribuire a questa maratona. Ammetto che conoscevo poco di Telethon. Ho sempre dato il mio contributo, ma non sapevo dell’esistenza di tutte le ottime strutture per la ricerca scientifica. E condivido il pensiero del sindaco Capone che ha dichiarato che in Italia ci sono tanti sprechi e nessuno apprezza lo studio dei ricercatori. Allora siamo noi a dover intervenire e ad assicurare il nostro appoggio. Il sostegno della città di Mirabella Eclano c’è e ci sarà sempre».

Irene De Dominicis


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