Opportunità lavorative mancate in loco… invertiamo rotta!!!

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L’Italia è caratterizzata da molteplici risorse quali paesaggi naturali, patrimonio storico-artistico, buon cibo, creatività, il tutto in grado di garantire un importante e concreto sviluppo lavorativo in tutto il territorio. Molto di quanto è realizzabile sul territorio nazionale può esserlo anche su quello locale e quindi anche a Mirabella Eclano e sul suo territorio. Purtroppo, negli ultimi trent’anni, sul nostro territorio eclanese, le occasioni mancate sono state più di una ed è inevitabile che il pensiero vada ai mirabellani che sono stati costretti ad andare via per mancanza di opportunità lavorative in loco.

Pensare che ci siano stati i presupposti e che non ci siano stati gli interessi o le capacità di coglierli per dare nuova linfa al nostro territorio e ai nostri concittadini, beh… fa molta rabbia!!!! E obiettivamente ciò non ha nulla a che vedere né con chi ha deciso autonomamente di andarsene, né con la crisi…
A dimostrazione di quest’ultima affermazione facciamo riferimento ad occasioni mancate circa quarant’anni fa, negli anni 60/70, quando l’Amministrazione comunale eclanese dell’epoca si è lasciata sfuggire la possibilità della realizzazione del casello autostradale nel nostro territorio.
Quante e quali opportunità avrebbero potuto crearsi in forza di ciò?
Basta vedere l’estensione del territorio di Grottaminarda, l’importante punto di collegamento viario che è diventato questo paese: attività commerciali, di servizi, di trasporto; dal nostro versante si sarebbero potute “abbracciare” le zone sia dell’avellinese che del beneventano ed intessere quindi delle importanti collaborazioni territoriali, foriere di molteplici opportunità lavorative che avrebbero interessato molte persone e più zone limitrofe.
Questa “apertura” avrebbe potuto, inoltre, costituire un importante volano per il turismo nelle nostre zone valorizzando la zona archeologica esistente e ancora da scoprire o scoperta ma non riconosciuta, favorendo le attività già presenti e creandone di nuove di tipo ricettivo, di servizi, di trasporto, di promozione del territorio, etc.
Altro riferimento è la c.d. zona PIP, un piano industriale progettato ma mai decollato, a quanto sembra a causa di problemi geologici, chissà come mai, non valutati debitamente in fase di progettazione. Tutto ciò ha determinato l’espropriazione di terreni per vedere creati solo pochi stabilimenti e scorgere tutto il resto in uno stato di totale abbandono. Opera questa, tra l’altro, utilizzata più volte solo come slogan per le campagne elettorali da parte di tutte le forze politiche locali.
O ancora la creazione di percorsi viari progettati al solo scopo di evitare di perdere fondi stanziati all’uopo, ma carenti in obiettivi da raggiungere strettamente correlati con i percorsi stessi.
Ciò dimostra come il nostro territorio, a differenza di molti altri, fosse già da tempo in grado di realizzare grandi progetti a salvaguardia dell’insediamento abitativo esistente, del territorio, della qualità della vita, solo considerando la storia del commercio mirabellano e proseguendo attraverso le risorse turistiche.
Qualche esempio concreto?
Intensificando l’attività commerciale nella nostra Città con strategie di marketing innovative, evitando che il centro storico morisse, pur garantendo l’estensione delle attività nelle frazioni del comune stesso; attuando collegamenti viari, con conseguente estensione di zone industriali tra la nostra provincia e quella del beneventano e magari con qualche nostro politico arrivato a Roma, adoperarsi per ottenere qualcosa in più, in collaborazione con parlamentari del beneventano, anche nel collegamento per Roma attraverso la Caianello; valorizzando il turismo locale con creazione di percorsi organizzati, partendo dalla nostra zona archeologica e dai nostri musei per inserire tappe importanti di zone non lontane da noi, come l’Abbazia del Goleto, il Santuario di San Gerardo, il Santuario di Montevergine, etc.; creando percorsi naturalistici giacché la nostra zona si presta a ciò; valorizzando l’importante risorsa d’acqua che caratterizza storicamente il nostro territorio per usi utili ed evitare lo spreco di una risorsa naturale così preziosa; ridando la giusta importanza all’agricoltura puntando sull’innovazione; realizzando progetti teatrali e culturali in genere; attuando progetti per insegnare gli antichi mestieri, ancora attuali, e guidando i giovani verso attività innovative da realizzare sul territorio.
Quindi grave è non solo l’interesse dei singoli e dei gruppi dei quali i singoli stessi fanno parte, ma lo è ancor di più l’INCOMPETENZA (sic!) degli Amministratori comunali che si stanno succedendo da trent’anni e oltre e la loro incapacità a far meglio, a causa dell’assenza di preparazione nella gestione della ‘cosa pubblica’.
Ma è così difficile pensare alle cose semplici, che alla fine risultano essere sempre le migliori e più giuste?
A quanto sembra, la storia stessa, ci risponde in maniera positiva. Ma è ovvio che non tutti siamo senza coscienza ed intelligenza!
Per cui riflettiamo sul significato della vita, sul momento storico che stiamo vivendo e sugli insegnamenti di persone sagge, lavoriamo sodo per la formazione e troviamo il coraggio di farci spazio tra tutto ciò che è depressione, improduttività, egoismo e… invertiamo la rotta!!!

Clorinda De Feo


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