Dimezzato il servizio di raccolta “porta a porta”: ogni famiglia risparmia annualmente circa 30euro ma i disagi sono aumentati

Foto Attualità Nuova Tari 2Da più di un mese le famiglie eclanesi hanno ricevuto a casa un opuscolo indicante le nuove modalità di raccolta differenziata “porta a porta” messe in atto dal Comune di Mirabella Eclano e dalla società IrpiniAmbiente s.p.a.
Le novità riguardano i giorni e le cadenze di raccolta delle varie tipologie di rifiuti.
La frazione umida, ad esempio, che fino allo scorso anno veniva raccolta i giorni dispari (3 volte a settimana), da quest’anno verrà ritirata con tale scadenza soltanto nei periodi estivi.
Simile discorso dicasi per i rifiuti in plastica e di carta e cartone, che sono passati da una raccolta settimanale ad una quindicinale, sia per le utenze condominiali che commerciali.
Sui manifesti affissi sulle cantonate della Città si legge a chiare lettere che l’operazione di rimodulazione del servizio garantirà un risparmio di 200 mila euro circa sulla spesa comunale per la raccolta di rifiuti e quindi una riduzione della “salata” Tari, tassa municipale per la raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani.
Dunque l’operazione avrebbe lo scopo di ridurre le tariffe in favore di famiglie ed imprese. Per quanto l’auspicio vada in una direzione auspicabile da tutti, è necessario comprendere la reale misura della riduzione del servizio e del tributo.
La domanda è, in altre parole, se e quanto inciderà in bolletta quella che viene pubblicizzata dal Comune di Mirabella Eclano come un’oculata operazione di efficienza.
Ad occhi e croce, una famiglia risparmierà annualmente circa 30 euro (meno di 3 euro al mese) a fronte di un servizio praticamente dimezzato.
Numerose sono state, infatti, le segnalazioni dei disagi che famiglie ci hanno rivolto. Ancora più in difficoltà si trovano le attività commerciali che sono costrette a stoccare i propri rifiuti – specialmente cartoni e plastica – per ben due settimane.
Valeva la pena, per pochi euro al mese di risparmio in bolletta, ridurre in modo così drastico il servizio di raccolta “porta a porta”?
Ci sembra doveroso, inoltre, riferire ai cittadini eclanesi che le operazioni di “recupero crediti”, avviata lo scorso anno dall’Amministrazione guidata dall’ex Sindaco Vincenzo Sirignano, ha portato nella casse comunali una cifra di circa 700 mila euro di tasse evase relativamente agli anni 2011-2012 e a seguire.
Dunque un “tesoretto” che l’attuale Amministrazione guidata dal primo cittadino Francescantonio Capone avrebbe a disposizione per ridurre il peso dei tributi comunali, non solo della tariffa rifiuti.
Al recupero dell’evasione, si aggiunge anche l’aumento della base imponibile. In altre parole, il Comune di Mirabella Eclano ha a disposizione una platea più ampia sul quale calcolare e distribuire il tributo. Tutto ciò dovrebbe far ben sperare i cittadini su una incisiva riduzione delle tasse comunali.
Sarà veramente così? “A pensar male si pecca ma molto spesso si azzecca”, amava dire un celebre statista italiano.
Ed in effetti non poche sono le falle che il Comune di Mirabella Eclano deve tappare, oltre a coprire le spese per i servizi e per la normale e straordinaria amministrazione.
Basti pensare all’affare (doppio pagamento, alla fallita ditta, su lavori mai eseguiti) degli alloggi popolari di nuova costruzione e non ancora assegnati, e al decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Benevento per una cifra di circa 180 mila euro che il Comune deve pagare alla Banca Popolare di Ancona (nostro articolo). Su questa vicenda le perplessità sono numerose e probabilmente sono in arrivo anche novità giudiziarie.
Altra “tegola” per l’Ente locale eclanese riguarda la questione dell’impianto sportivo-sala biliardo sita nei locali commerciali de “La Torretta”, per la quale i cittadini stanno pagando la fideiussione emessa dal Credito Sportivo in favore di una società privata per la quale -incredibilmente – il Comune di Mirabella Eclano si offrì come garante (nostro articolo).
Per non parlare della gestione totalmente fallimentare dei restanti locali commerciali di proprietà sempre del Comune, che non hanno fruttato un solo euro.
Dunque, cari lettori, la coperta sembrerebbe, come al solito, troppo corta. Le buone prassi politico-amministrative imporrebbero di colpire gli evasori per agevolare gli onesti.
A Mirabella Eclano, invece, tutto ciò non sembra essere così scontato.

Carmine Bruno


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