Mirabella Eclano: crisi al “Mercatone Uno”, sempre più a rischio 30 posti di lavoro

mercatonecopDa qualche settimana si stanno facendo sempre più forti le voci circa l’imminente chiusura del punto vendita della catena di distribuzione “Mercatone Uno” di Passo di Mirabella.
Ad essere a rischio sono ben 30 lavoratori e l’intero indotto; un duro colpo per il tessuto economico-sociale della nostra cittadina che dimostra quanto ancora labili siano le prospettive di sviluppo economico, nonostante i primi segnali di ripresa registrati a livello Nazionale.
In questo scenario di incertezza, i dipendenti del punto vendita di Mirabella Eclano hanno organizzato un ‘sit-in’ che si è tenuto lo scorso 28 marzo. Alla manifestazione, oltre ai rappresentanti dell’Amministrazione comunale cittadina, hanno partecipato numerosi politici locali e nazionali tra cui il Consigliere regionale Rosetta D’Amelio (Pd), il Presidente del Consiglio regionale Pietro Foglia (Ncd), i parlamentari Cosimo Sibilia (Fi), Valentina Paris e Luigi Famiglietti (Pd) e il Presidente della Provincia Domenico Gambacorta.
Tutta la vicenda ha inizio lo scorso 19 gennaio, quando i vertici nazionali di “Mercatone Uno” hanno diramato un comunicato stampa in cui si annunciava il concordato preventivo presso il Tribunale di Bologna.
«Si tratta di una scelta imposta dal perdurare della crisi e dal continuo calo dei consumi (…) che ha determinato, a partire dalla ripresa autunnale dell’attività, una costante riduzione del fatturato», si legge nel comunicato.
L’Azienda, dunque, mostra di avere serie difficoltà e cerca un accordo con i creditori per evitare il fallimento. Ad essere a rischio sono circa 70 punti vendita sparsi lungo la penisola, compreso quello di Mirabella Eclano. Dal colosso emiliano, inoltre, è arrivata la notizia che l’Azienda non anticiperà più la quota Inps legata al contratto di solidarietà attraverso il quale sono stati assunti i dipendenti.
Da allora sono cominciate le iniziative dei dipendenti del punto vendita eclanese, che si sono rivolti al Sindaco di Mirabella Eclano Francescantonio Capone. L’incontro è avvenuto nella Sede municipale lo scorso 28 febbraio. Il Responsabile Sindacale, il sig. Michele Di Donato, sentito dalla nostra Redazione, ha commentato in modo positivo l’incontro dichiarando che il Sindaco «si è mostrato disponibile ad accogliere le nostre istanze e ci ha promesso il suo impegno nelle sedi politico-amministrative competenti».
In quella occasione, i dipendenti hanno consegnato al primo cittadino eclanese una lettera aperta (vedi galleria) in cui chiedono pubblicamente l’impegno dell’Amministrazione comunale e segnalano l’esistenza di un tavolo aperto al Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) in cui verrà affrontata la questione.
Lo scorso 25 marzo, inoltre, si è tenuta un’audizione presso la IIIª Commissione del Consiglio regionale della Campania, in cui hanno partecipato le rappresentanze sindacali dell’Azienda. All’incontro era presente anche l’Amministrazione eclanese nelle persone del Sindaco e dell’Assessore Raffaella Rita D’Ambrosio che hanno espresso ai lavoratori la propria vicinanza e dichiarato la disponibilità nel compiere tutti gli sforzi necessari affinché si raggiungano risultati soddisfacenti.
Per quanto i poteri dei Sindaci e delle Amministrazioni locali siano limitati, uno sforzo, anche simbolico, delle Istituzioni può essere determinante per tessere le giuste reti politico-istituzionali e fare pressing sull’azienda.
Intanto, come se non bastasse, l’incontro previsto al Mise per il prossimo 1 Aprile è stato rinviato a data da destinarsi. Una vera e propria “tegola” per quanti speravano in un coinvolgimento del Governo nella vertenza in corso.
La partita, dunque, è molto delicata e la posta in gioco riguarda il futuro di decine di famiglie e le intere prospettive di sviluppo del polo commerciale di Passo di Mirabella che rischia di perdere un’azienda “leader” nel settore della distribuzione di mobili e prodotti per la casa e arredi, nonché una fetta rilevante dell’indotto commerciale che interessa l’intero territorio.

Carmine Bruno

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