Parco Fluviale del Calore: il Consiglio comunale “riapprova” il nuovo progetto. Benefici e costi? A rischio il sistema eco-ambientale, manca la totale copertura finanziaria

Foto Attualità Parco FluvialeIl Parco Fluviale del Calore si farà. A sancirlo è stata l’approvazione da parte del Consiglio comunale del nuovo accordo con il Consorzio di Bonifica dell’Ufita riguardante l’opera di 10milioni di euro che comprende la depurazione delle acque del fiume Calore, una centrale idroelettrica e l’invaso per l’accumulo a finalità turistiche.
Quest’ultimo aspetto è stato fortemente voluto dal Comune di Mirabella Eclano, nelle persone del Sindaco Francescantonio Capone e del vice Sindaco Giancarlo Ruggiero. La lunga contesa tra l’Ente di Bonifica e l’Ente locale eclanese, dunque, sembra volgere al termine.
Sono passati lunghi mesi di battaglie nelle aule del TAR e del Consiglio di Stato che hanno visto sconfitto il Comune di Mirabella Eclano. L’Amministrazione comunale si era opposta al ‘dietrofront’ del Consorzio di Bonifica dell’Ufita per la realizzazione del Parco Fluviale nel contesto delle opere di depurazione e di sfruttamento irriguo del bacino fluviale.
Nella scorsa edizione de “La Fenice” on-line vi avevamo già anticipato il riavvicinamento tra il Comune e l’Ente di Bonifica. Fu proprio il Sindaco Francescantonio Capone a rassicurare circa l’esito positivo delle trattative, cercando nello stesso tempo di raffreddare gli animi di chi – come l’Assessore comunale Ruggiero – aveva intenzione di non cedere nella battaglia giudiziaria.
E’ così che lo scorso 5 febbraio il Consiglio comunale ha ratificato l’accordo e disposto le variazioni del Piano Regolatore necessarie all’avvio delle opere. L’approvazione è avvenuta in seguito ad una relazione dell’ingegner Elziario Grasso, rappresentante del Consorzio di Bonifica dell’Ufita, che ha elencato i dettagli progettuali delle opere e messo in evidenza i benefici e le ricadute positive sul territorio del bacino fluviale.
Nella stessa sede, il vice Sindaco Ruggiero ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione definitiva, ricordando le difficili fasi di contrasto nelle sedi giudiziarie ed l’iniziale ‘dietrofront’ del Consorzio di Bonifica dell’Ufita.
Dai banchi dell’opposizione, che ha deciso di astenersi nella votazione finale, è arrivata la richiesta di allegare agli atti la lettera del Comitato di Tutela del Fiume Calore che esprime una serie di perplessità sulla realizzazione dell’intero progetto.
L’approvazione definitiva, dunque, è arrivata con il voto favorevole della maggioranza consiliare (9 voti su 13) e con l’astensione della minoranza, rappresentata dal gruppo civico “Bene Comune”.
Sembrerebbe tornata la “luna di miele” tra l’Amministrazione comunale eclanese ed il Consorzio di Bonifica dell’Ufita.
Di fronte ad un investimento di tale valore economico, tuttavia, è doveroso fare alcune valutazioni. Il progetto approvato dal Comune e dal Consorzio ufitano, come detto, prevede la costruzione di una centrale idroelettrica che dovrebbe produrre energia sfruttando il corso del fiume Calore.
La portata del Fiume, che nei mesi estivi risulta essere notevolmente ridotta, sarà sufficiente a sostenere l’eventuale produzione energetica?
A fronte dell’enorme investimento, le ricadute saranno effettivamente redditizie per il territorio?
Leggendo attentamente i documenti, si scopre che lo stanziamento relativo al Parco Fluviale ammonterebbe a circa 2 milioni di euro, tali da coprire circa il 75% dei costi dell’opera.
Con quali risorse il Comune di Mirabella Eclano ha intenzione di coprire il restante importo, che – calcolatrice alla mano – ammonterebbe a circa 600 mila euro?
Sono state effettuate indagini sul rischio idrogeologico derivanti dalla creazione di un invaso per la raccolta delle acque del Fiume Calore, da utilizzare a scopo turistico e ricreativo?
Quale impatto avrà l’opera su un ecosistema già rovinosamente devastato dalle opere umane?
Fatte queste doverose domande, il nostro auspicio è quello che l’accordo frutto della rinata cooperazione tra il Comune di Mirabella Eclano e il Consorzio di Bonifica dell’Ufita risulti essere realmente profittevole sia per il territorio e l’agricoltura dei Comuni della Media Valle del Calore sia nel campo della sostenibilità ambientale.
Riteniamo, al contempo, che sia doveroso coinvolgere in modo attivo i cittadini dell’area interessata ai lavori, in modo da informarli sulla reale portata delle opere e sui benefici eventualmente attesi. Noi cercheremo di seguire attentamente la vicenda e faremo la nostra parte nell’informare i cittadini ed essere di stimolo per gli Amministratori locali.

Carmine Bruno


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