Progetto-gara di oltre 4milioni di euro per la mitigazione del rischio idrogeologico sul versante “Fontanelle”: si è dimesso per «incompatibilità» un Componente di Commissione ma l’Ingegnere Capo UTC, Antonio Masciola, continua con gli abusi d’ufficio

Foto Attualità Gara-Frana CopertinaSempre più dubbi e perplessità su come si sta gestendo l’affidamento, mediante pubblica gara, del progetto denominato “Opere di difesa e protezione finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico di via della Rinascita, via Borgo, Strada comunale di raccordo alla strada provinciale 84, via Fontanelle e delle infrastrutture contermini”, redatto dall’ingegnere Enrico Di Pietro, dipendente dell’UTC dell’Ente locale.
Una singolare opera d’ingegneria geotecnica che ha un costo di oltre 4milioni di euro (€4.143.921,89) e che ha ricevuto il finanziamento totale dalla Regione Campania, data l’impossibilità delle risorse di entrata del bilancio comunale eclanese.
Infatti, il provvedimento di approvazione progettuale ed economica rientra nelle “misure di accelerazione della spesa” introdotte dall’attuale Giunta regionale campana, presieduta da Stefano Caldoro, ovvero del POR Campania FESR 2007/2013.
Ma cosa sta succedendo nelle stanze dell’Ufficio Tecnico Comunale di Mirabella Eclano? Beh, possiamo dire… di tutto e di più!
Nell’articolo pubblicato sull’ultima edizione de “La Fenice” on-line abbiamo spiegato sinteticamente la vicenda della presenza (dal 2010) del fenomeno franoso, verificatosi sul versante “Fontanelle”: la causa dello smottamento; gli interventi posti in essere, dal marzo 2010 ad oggi, dalla passata e dall’attuale Amministrazione comunale, con relativi costi (oltre 600mila euro); il progetto approvato e finanziato dall’attuale Giunta regionale campana; l’iter non chiaro delle nomine dei Componenti ‘esperti’ nella Commissione di Gara per affidare detto progetto ad una delle sei ditte partecipanti, con il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Intanto, suffragati da diversi ma concordi pareri di ingegneri di geotecnica, ribadiamo che, sulla modesta area perimetrale che racchiude la frana, risulta sproporzionata la realizzazione di tre mega pozzi per raccogliere e sversare poi nel vallone ‘Fontanelle’ le acque ancora presenti nel sottosuolo.
Ogni pozzo da realizzare, avrà un diametro interno di 5metri e una profondità di 35metri, per intercettare non si sa quanta acqua, ed un costo di circa 1milione di euro a pozzo.
Quindi, considerata che la causa è stata rimossa, infatti il movimento franoso non è geomorfologico, ma causato esclusivamente dalla perdita d’acqua dalla conduttura principale della rete idrica pubblica, trovata e riparata, la realizzazione di un solo pozzo sarebbe più che sufficiente. Perché, dunque, tanto spreco di denaro pubblico?
Invece, ciò che ancora più non ci convince è il continuo abuso d’ufficio da parte dell’ingegnere Capo dell’UTC Antonio Masciola, Responsabile Unico del Procedimento, sull’iter in corso nell’espletamento della gara di aggiudicazione dell’appalto.
Stiamo ancora in attesa di ricevere delle risposte in merito alle domande rivoltegli, nell’articolo dell’ultima edizione, su come ha gestito le nomine dei tre Componenti ‘esperti’ della Commissione di Gara, per la valutazione delle offerte tecnico-economiche presentate dalle sei ditte ammesse a gara.
Anche se le risposte non arriveranno, non abbiamo però avuto torto nel sostenere che il Componente ‘esperto’ nominato dall’ing. Masciola, l’ingegnere Giacomo Russo, docente presso l’Università degli Studi di Cassino, era del tutto «incompatibile» nel ruolo chiamato a svolgere. Questo perché l’ingegnere Russo ha avuto ed ha in corso consolidati rapporti di condivisione professionale con un tecnico, anche lui docente di un Ateneo campano, referente di una delle sei ditte ammesse a gara.
Con quale stato d’animo, ma soprattutto con quale etica e deontologia professionale il Componente ‘esperto’ Giacomo Russo poteva valutare e quindi assegnare un punteggio «all’offerta tecnica» delle opere migliorative, redatte da questo suo “compagno” di lavoro?
Ha fatto bene, quindi, l’ingegnere Russo a rinunciare al ruolo di Componente ‘esperto’ nella delicata Commissione, però una rinuncia alquanto tardiva e di comodo.
Facciamo un po’ la cronistoria: la prima seduta pubblica della Commissione si è svolta il 13 dicembre dello scorso anno, presso la sede comunale, per verificare la validità dei documenti amministrativi delle ditte per l’idoneità a partecipare alla gara e di seguito sono stati ufficializzati i nominativi dei tecnici indicati dalle singole ditte; il nostro articolo, inerente alla gestione frana e gara d’appalto, è stato messo in rete il 20 dicembre (ore 22.45); il Comune di Mirabella Eclano ha ricevuto il 24 dicembre (prot.10549) una lettera del docente universitario Giacomo Russo, di rinuncia all’incarico di Componente ‘esperto’ nella Commissione di Gara.
Una rinuncia all’incarico, quindi, effettuata dopo 14 giorni dalla prima seduta di Commissione e stranamente dopo 4 giorni dalla pubblicazione del nostro articolo.
Egregio ingegnere Giacomo Russo, visto che lei giustamente ha comunicato all’ingegnere Masciola che «al termine della seduta pubblica tenutasi in data 13.12.2014…» è venuto «…a conoscenza dei nominativi dei professionisti designati dai Concorrenti alla redazione della progettazione esecutiva… Fra questi è compreso un collega docente universitario con il quale è in essere una collaborazione scientifica…», perché non ha comunicato prontamente, al termine della seduta del 13 dicembre scorso, la sua incompatibilità?
Lei è a conoscenza della vigente normativa dell’obbligo, da parte dei Componenti ‘esperti’ di Commissione di Gara, al termine della prima seduta pubblica, di sottoscrivere una dichiarazione (autocertificazione) di non incompatibilità con le ditte e i loro tecnici ammessi a gara?
Perché ci sono voluti ben 14 giorni di riflessione sul da farsi?
Forse le hanno fatto prendere visione del contenuto del nostro articolo, messo in rete il 20 dicembre dello scorso anno?
Perché, sempre nella sua comunicazione di rinuncia, ha scritto che «…nella completa convinzione che per il ruolo al quale sono stato chiamato non sussista alcun motivo di incompatibilità secondo quanto previsto dalla norma vigente, ritengo che non sia opportuno dar seguito all’incarico ricevuto…»?
Non è un controsenso? Se non vi è incompatibilità, perché ha rassegnato le dimissioni?
Sicuramente la sua è una “convinzione” che non convince neanche lei… E’ sicuramente un estremo tentativo per rimediare sia alla figuraccia etico-professionale sia a possibili ripercussioni giudiziarie.
Beh, che dire… a buon intenditor poche parole!
Ma il valzer continua…
In questi mesi abbiamo fatto diverse richieste (diritto di informazione) di visione e di copie di atti pubblici, sempre inerenti alla gara, che oltrepassano la legalità, ma inspiegabilmente ci sono stati negati dal Segretario Generale, dott.ssa Maria Grazia Fontana, peraltro da più di un anno nominata con decreto sindacale “Responsabile” per la Corruzione e per la Trasparenza sugli atti amministrativi del Comune di Mirabella Eclano.
Ancora. Il Sindaco Francescantonio Capone e il Segretario Generale Maria Grazia Fontana più volte sono stati invitati ufficialmente a verificare quanto da noi scritto e di ripristinare la “legalità” su questa vicenda, adempiendo ai propri uffici. Ma come dire… «non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior cieco di chi non vuol vedere!».
Intanto, il Responsabile Unico del Procedimento, sempre l’ingegnere Antonio Masciola, continua nei suoi abusi amministrativi. Ha tempestivamente sostituito il collega rinunciatario Giacomo Russo, con l’ingegnere Filippo Santucci De Magistris, docente dell’Università degli Studi del Molise.
Come è avvenuta questa nuova nomina? Semplicemente non rispettando le regole amministrative.
Il docente Santucci De Magistris, nella prima fase, è stato escluso dalla selezione per la terna dei Componenti ‘esperti’, perché la disponibilità è pervenuta, da parte del suo Direttore di Dipartimento, in ritardo ovvero in data 11 settembre 2014 (prot.gen. n.7455), mentre il termine di ricezione delle disponibilità era stato fissato «…entro il 2 settembre 2014».
Chiediamo, sempre al Responsabile RUP Masciola, come è possibile che un docente universitario, in una prima fase, viene escluso dalla selezione perché la richiesta del proprio Dipartimento è arrivata in ritardo, poi successivamente uscito dal portone lo si fa entrare dalla finestra per “grazia ricevuta”, solo per rimpiazzare un Componente dimissionario?
Al di là della logica, non era amministrativamente corretto riaprire i termini, invitare nuovamente le Università e se era il caso nominare anche lo stesso docente Filippo Santucci De Magistris?
Che fretta c’è di affidare l’appalto, continuando a non rispettare le regole previste dalle normative di legge vigente? Perché si continua ad abusare del proprio ufficio?
Ma vi è di più. Il neo nominato Componente ‘esperto’ ha sottoscritto, così come previsto per legge, una dichiarazione di non aver incompatibilità professionale sia con le ditte ammesse a gara sia con i loro tecnici?
A noi risulta che anche il neo ingegnere nominato ha avuto consolidati rapporti didattici sempre con lo stesso tecnico-docente di una delle sei ditte ammesse a gara.
E il valzer degli abusi e delle omissioni prosegue…
Intanto, presso la sede comunale, nella mattinata dello scorso 14 febbraio, si è svolta la terza ed ultima seduta (pubblica) dell’abusiva Commissione di Gara per la lettura dei punteggi parziali dell’offerta tecnica, attribuiti alle singole ditte concorrenti, e per l’apertura delle buste contenenti l’offerta economica e tempi di esecuzione.
In questa occasione, di fronte ai responsabili delle ditte partecipanti e ai cittadini intervenuti, il Componente ‘esperto’ Silvestro Aquino (tecnico UTC del Comune di Atripalda) ha dato il meglio di sé, dimostrando il perché della sua partecipazione-nomina, ormai da vent’anni, a tutte le Commissioni di Gara indette dal Comune di Mirabella Eclano.
L’ingegnere Aquino, ha rivestito di fatto il ruolo di Presidente: una padronanza da “MasterChef” nel leggere i verbali, nell’aprire le buste, nel predisporre le schede con i relativi punteggi e così via…
Invece, l’auto-nominato Presidente Antonio Masciola, con calma serafica, è stato impegnato solo nello spostare i plichi e inserire i documenti nelle buste ma soprattutto a inviare “sms” dal suo cellulare.
Infine, il neo nominato Componente ‘esperto’, Filippo Santucci De Magistris, per la maggior parte della seduta pubblica, è stato sempre con una mano sulla sua fronte, forse pensieroso o preoccupato, come se si stesse chiedendo: «ma chi me l’ha fatto fare?!».
Inaspettatamente, poi, è stato relegato, dal Presidente Masciola, a ruolo di usciere per vigilare sulle documentazioni (offerte tecniche) delle ditte, depositate sul tavolo, mentre Masciola e Aquino hanno abbandonato la sala consiliare per recarsi in un’altra stanza a fare i conteggi e redigere il verbale finale di gara.
E’ pur vero che la matematica non è mai stata un’opinione, ma se la Commissione per legge è costituita da tre Componenti, perché due si sono recati in un’altra stanza per fare i dovuti conteggi e redigere il verbale conclusivo della gara, mentre un terzo è stato impegnato a svolgere le mansioni di “custode” della documentazione delle singole ditte?
E’ stato questo un gesto alquanto offensivo, da parte del Presidente Masciola, nei riguardi sia del docente universitario di Campobasso sia nei confronti dei presenti piazzare un “vigilantes” nella sala consiliare.
Cosa potevano fare i presenti… far sparire le carte? Se aveva questo timore perché l’ingegnere Masciola non ha precettato un usciere comunale?
Una domanda, alquanto legittima, il Componente ‘esperto’ Filippo Santucci De Magistris, se è stato impegnato nella sala consiliare a svolgere le mansioni di usciere, con che etica professionale ha poi sottoscritto il verbale conclusivo di gara, compilato in sua assenza dal duo Masciola-Aquino? La sottoscrizione del verbale di gara, potrebbe essere anche un atto pubblico falso!
Altro giro di valzer…
A conclusione della terza seduta pubblica, sempre dello scorso 14 febbraio, l’abusiva Commissione di Gara, dopo aver effettuato i dovuti conteggi, ha redatto il verbale ed ha ufficializzato la graduatoria: l’appalto di oltre 4milioni di euro di lavori da realizzare su via Fontanelle, via Borgo, via della Rinascita, per mitigare il rischio idrogeologico, è stato affidato in via provvisoria alla ditta Ottoerre Group srl di Roma, che ha fatto un ribasso (circa il 26%) risultato però anomalo in base al decreto legislativo vigente, mentre il secondo posto l’ha ottenuto l’Associazione Temporanea d’Impresa, costituita da Tecnocostruzioni srl di Torrecuso (Bn) e PIGI srl Costruzioni e Fondazioni di Frattamaggiore (Na), con un ribasso (oltre il 10%) rientrante nella norma.
Per sciogliere la riserva dell’affidamento provvisorio e, quindi, per ricevere l’assegnazione dei lavori, la ditta Ottoerre Group srl di Roma è tenuta a spiegare alla Commissione di Gara gli elementi giustificativi di tale anomalia.
Infatti, lo scorso 17 febbraio la citata ditta romana, è stata invitata, mediante comunicazione scritta (prot.1200) a firma dell’ingegnere Capo dell’UTC Masciola, a compilare e consegnare, entro e non oltre 15 giorni, i modelli C1, C2 e C3 allegati al bando per giustificare l’anomalia del ribasso effettuato.
La ditta Ottoerre Group srl di Roma ha regolarmente compilato e inviato (prot.1592 del 3 marzo 2015) nei termini quanto chiesto, ma stranamente le è stata recapitata una nuova comunicazione di richiesta di ulteriori precisazioni sulle giustificazioni inviate.
Non contenta, l’abusiva Commissione di Gara le ha chiesto, di presentare sempre per iscritto entro e non oltre sei giorni dalla consegna a mezza ‘PEC’ (posta elettronica certificata), ulteriori e dettagliate precisazioni, al fine di una corretta valutazione dell’offerta risultata anomala.
Altro che anomalia… questa volta l’anormalità la si riscontra in ciò che è stato chiesto dai Componenti ‘esperti’ di Gara: chiarimenti su altri otto punti, minuziosamente dettagliati per cui, a nostro modesto parere, non basteranno i sei giorni concessi per dare una convincente spiegazione al ribasso effettuato, ma soprattutto si evince anche un chiaro e visibile accanimento contro la ditta affidataria Ottoerre Group srl di Roma che, così facendo, si vuole mettere nell’angolo e con evidente costrizione farle gettare la spugna a favore di chi si la segue nella graduatoria.
Perché così tanta indefessa applicazione ostinata da parte dei Componenti ‘esperti’ di Gara, nei riguardi della ditta romana?
Forse la ditta Ottoerre Group srl di Roma, al momento solo affidataria, ha rotto le uova nel paniere a chi aveva fatto altri conteggi?
Beh, stavolta la politica della distribuzione ‘dei pani e dei pesci’, non potrà essere applicata con tanta facilità. Si sta rischiando troppo… veramente tanto!
Visto che siamo in clima pasquale, vogliamo solo ricordare all’uno e trino Antonio Masciola, Presidente della Commissione di Gara, Responsabile Unico del Procedimento nonché Ingegnere Capo dell’UTC di Mirabella Eclano, che da oltre vent’anni ad ogni ditta che ha partecipato a gare di opere pubbliche, bandite dal Comune eclanese, risultata affidataria con un ribasso anomalo, è stato sempre successivamente e definitivamente assegnato l’appalto, accettando per “l’anomalia” riscontrata solo la compilazione dei modelli C1-C2-C3 allegati al bando di gara e non come questa volta che sono stati chiesti altri giustificativi a sostegno del ribasso (circa il 26%) non congruo.
Giusto per rifrescare la memoria a qualche “smemorato di Collegno”: risulta che di recente, sempre nel Comune di Mirabella Eclano, è stato assegnato un progetto, anche di diversi milioni di euro, inerente a dei “lavori di potenziamento aree Pip già esistenti”, sempre con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ad una ditta che ha conseguito un’anomalia (ribasso) di circa il 46% e successivamente compilando solo i modelli C1-C2-C3, nonostante il forte ribasso, le è stata assegnato l’appalto.
Intanto sia tra i dipendenti comunali sia tra i tecnici eclanesi, su questa “simpatica” vicenda, da diversi giorni è iniziato il «toto-scommesse», anche se la maggior parte è convinta più che mai che questa volta, anche se l’anomalia (ribasso) è di circa il 26%, l’abusiva Commissione di Gara “boccerà” le giustificazioni-documentazioni prodotte dalla Ottoerre Group srl di Roma e l’appetibile appalto verrà poi di fatto assegnato alla ditta classificatasi seconda, ovvero all’Associazione Temporanea d’Impresa, costituita da Tecnocostruzioni srl di Torrecuso (Bn) e PIGI srl Costruzioni e Fondazioni di Frattamaggiore (Na).
Che dire… sarà vero? Sarà solo questione di giorni!
Ultimo giro di valzer…
Sempre su questo specifico progetto-gara, con determina del Settore LL.PP. ed Urbanistica (Reg.Gen. n.561 del 29 dicembre 2014), il Responsabile del Servizio, Ingegnere Capo dell’UTC Antonio Masciola, ha costituito l’ufficio della Direzione dei Lavori, composto da n.1 direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza e da n.2 direttori operativi ed ha approvato lo schema del bando e disciplinare di gara per pubblico incanto, mediante procedura aperta, sempre con il criterio di aggiudicazione con l’offerta economicamente più vantaggiosa.
In poche parole, l’ingegnere Masciola ha voluto “consegnare” la direzione dei lavori di questa opera urbanistica ad un ‘team’ di tecnici esterni, mediante gara a ribasso per un importo di euro 142.218,oo.
Perché l’affidamento esterno?
Si legge nella sopra citata determina sottoscritta dal Masciola che «…il personale tecnico interno a questa Amministrazione, già in sotto organico, è impegnato in altre attività tecnico-amministrative, così come accertato e certificato dal ‘Rup’, per cui vi è necessità di ricorrere all’affidamento a professionisti esterni…».
Allo stato dei fatti, non ci risulta che il personale dell’UTC eclanese è in sotto organico, visto che di recente si è svolto un pubblico concorso e quindi vi è un’unità in più; né ci risulta che detto personale sia vincolato su diverse attività tecnico-amministrative, infatti non ci sono in corso né opere urbanistiche da controllare né lavoro tecnico-contabile straordinario da fare, ma vi è solo quotidiana e normale amministrazione.
Perché, poi, non si è pensato di affidare la direzione del lavori al progettista, l’ingegnere Enrico Di Pietro, dipendente comunale, che nonostante la fresca laurea in Ingegneria Civile (A.A.2010 / Università on-line “G. Marconi” / iscrizione Ordine professionale: 2011) ha dimostrato nel redigere tale progetto (oltre cento pagine tra relazioni e grafici) di avere un’esperienza ventennale in “ingegneria geotecnica”, paragonabile solo all’ottimo docente universitario (UniSannio) Amando Lucio Simonelli, consulente dal 2010 del Comune di Mirabella Eclano?
Un’altra curiosità: il Responsabile del Settore LL.PP. ed Urbanistica, Ingegnere Capo dell’UTC Antonio Masciola nella determina di affidamento esterno della direzione dei lavori, si legge che condivide e quindi accetta il certificato compilato e firmato dal Responsabile Unico del Procedimento, cioè sempre lui… come si suol dire: «se la canta e se la suona!».
Per questa insolita circostanza, oltre che per mera curiosità, abbiamo chiesto di prendere visione, eventualmente di ricevere anche copia, del contenuto del certificato (atto pubblico) sottoscritto dal Responsabile Unico del Procedimento, ma abbiamo ricevuto un rifiuto.
Cosa contiene, o meglio ancora, quanta non verità c’è in questo certificato, firmato dal ‘RUP’, da non poterlo visionare?
Anche questa volta, c’è stato l’ennesimo diniego da parte del Segretario Generale Maria Grazia Fontana, con lettera di risposta però con doppia firma: “Fontana-Masciola”.
Beh, giustamente, l’unione fa la forza… altrimenti chi stipula e incassa i compensi sui diversi e numerosi rogiti delle gare, a carico delle ditte appaltatrici?
Che dire? Evviva, la legalità e la trasparenza sugli atti amministrativi!
Intanto, sono sette i raggruppamenti di tecnici professionisti che hanno fatto richiesta di partecipare al pubblico bando per l’assegnazione dell’Ufficio della Direzione dei Lavori e tra questi vi è anche un team di specialisti che ha comunanza di interessi professionali con la ditta che si è classificata seconda.
Provate, per un attimo ad immaginare: se il milionario progetto in questione venisse assegnato dall’abusiva  Commissione di Gara, bocciando le giustificazioni delle anomalie presentate dalla Ottoerre Group srl di Roma, alla ditta classificatasi seconda e la direzione dei lavori venisse assegnata anche a questo team di specialisti, saremmo di fronte all’inverosimile: «chi controlla il controllore?».
Ma questa è un’altra storia…

Benigno Blasi


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