Chiusura dei ‘bar’ tradizionali… al via l’evoluzione di una idea

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Negli ultimi anni stiamo assistendo alla chiusura dei bar tradizionali, iniziando a comprendere così che, l’idea di una volta, da sola, non regge più il passo con i tempi e si richiede un’evoluzione di questo concetto.
A tal proposito sta avendo inizio una fase di apertura di spazi nuovi, caratterizzati da belle idee e grandi progetti che puntano sulla produzione propria con materie prime di qualità e sono aperti mattina e sera.
Le abitudini degli italiani sono caratterizzate da: 1,5 miliardi di consumazione di colazioni al bar, 8 milioni di persone che pranzano fuori in maniera occasionale, 28,3% di italiani che cenano fuori almeno una volta alla settimana.
Interessante risulta essere l’idea del locale dove si è riprodotto l’ambiente casalingo con la presenza di un soggiorno dove si ha l’impressione di essere a casa ma al contempo di non essere soli data la presenza di altre persone che come noi desiderano trascorrere del tempo rilassandosi come a casa ma interagendo con altri; persone con le quali, condividere, anche interessi!!
Ci sono prodotti per ogni ora, dalle 8 alle 20, dalla colazione all’aperitivo, dalla bevanda non alcolica a quella alcolica.
Le materie prime vengono reperite attraverso fornitori presenti sul territorio con i quali stringere degli accordi a garanzia di qualità ma anche di puntualità e rispetto degli impegni.
Il personale richiesto è determinato dall’ampiezza del ciclo di produzione e servizio. Gli investimenti riguardano i macchinari ed eventuali ristrutturazioni del locale. I fatturati realizzabili non permettono ancora confronti data la realtà di questo ‘concept’ ancora poco diffusa ma di sicuro si può far leva sulla qualità del prodotto e lavorando sul buon rapporto con la clientela (www.pavemilano.com).
Od anche una gelateria che diventa locale polifunzionale offrendo il servizio di caffetteria e ristorazione. Oggi è importante poter offrire più servizi, fare tutto in casa è vantaggioso in quanto aiuta a contenere i costi dove fondamentale è la materia prima ma anche la ricerca, il processo tecnologico, la preparazione e il gusto personale e la costante presenza dei titolari con importanti sacrifici.
Circa le tendenze il ‘salato’ piace molto e la pizza gourmet è di moda. I costi del personale sono una voce a cui fare attenzione ed è importante diversificarsi in base alle competenze. Per iniziare conviene partire con un locale di 100-200 mq e offrire tutto, dal bar con offerta gastronomica al catering (www.bedussi.it).
Ma anche il Caffè gratis ai più colti e spiritosi! L’idea di un bar dove si prepara caffè ma con una miscela esclusiva, tostata e usata in sole tre settimane, senza accumulo di macinato. E il cui interesse viene determinato dall’idea in più come caffè gratis a chi risponde a domande sui Promessi Sposi; od anche a chi entra cantando e ballando, etc… A chi si avvia è importante inserire gradualmente nella realtà locale e contenere il numero dei dipendenti (pagina fb caffeinalecco).
Ed anche il ‘Biobar’, nato come punto vendita per dare un mercato a produttori di prodotti bio, e successivamente organizzatosi per offrire il servizio ristorazione dove si propongono piatti preparati a vista, si offre pane, pasticceria. Si spiegano ai clienti tutti i passaggi della filiera valutando anche la differenza del cibo preparato con ingredienti bio; anche il caffè è bio, prodotto in modo ecosostenibile. C’è l’area tavoli ma anche l’erboristeria, il reparto ortofrutta, etc… Circa i costi, giacché i prodotti bio sono più costosi, possono essere contenuti grazie ad una propria rete di fornitori (www.ecornaturasi.it).

Clorinda De Feo


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