Si è giunti al «redde rationem!». La Giunta comunale del Sindaco Capone non convince… Perché non anticipare il previsto “rimpasto” anche con l’ingresso di esterni?

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L’evangelista Luca, in un passo del suo vangelo (16,2), racconta di un uomo ricco che aveva affidato la gestione dei propri beni ad un amministratore. Quando gli giungono all’orecchio voci di una allegra gestione del patrimonio affidatogli, lo chiama alla propria presenza e gli chiede conto del suo operato dicendo: «redde rationem villicationis tuae: iam enim non poteris villicare», ovvero “rendimi conto della tua amministrazione, perché in questo modo non potrai più amministrare”.
Purtroppo, nella cittadina di Mirabella Eclano, nei confronti dell’attuale Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Francescantonio Capone, dopo circa un anno e mezzo dalla sua elezione, si è giunti al «redde rationem!», ovvero alla resa dei conti.
I cittadini – la maggior parte, se non proprio tutti – sono scontenti della gestione quotidiana della “res publica” eclanese e chiedono ad alta voce un cambio di rotta, invocando con rimpianto la “continuità” mancata con l’Amministrazione comunale uscente, guidata dall’ex Sindaco Vincenzo Sirignano.
Si vive una quotidianità amministrativa piena di improvvisazioni, di contraddizioni e di scelte non ragionate, ma colma anche di promesse, proclami ed editti per decidere in sostanza solo il nulla.
E’ trascorso circa un anno e mezzo, dall’insediamento della neo eletta Giunta comunale, ma ad oggi niente di concreto ha realizzato: Assessori comunali del tutto assenti nell’espletamento delle loro deleghe.
E’ la verità nuda e cruda: vogliamo provare a fare un bilancio su ciò che avete fino ad ora prodotto con le deleghe che vi sono state assegnate? Provate a darvi anche solo un voto, se ci riuscite.
Di problematiche, messe in fila, ce ne sono tante e non siete capaci di trovare un’adeguata soluzione. Solo per fare degli esempi: strade cittadine urbane ed extra-urbane piene di buche, pubblica illuminazione cittadina e nelle campagne non funzionante, fornitura idrica e servizio fognario inesistente in diverse contrade, alloggi popolari assegnati sulla carta ma ancora non realizzati.
Invece, cari Assessori comunali dall’inizio della vostra “nomination” vi siete impegnati energicamente solo su cinque questioni: gestione “fantasma” del Circuito museale; espropri illegittimi, con sottoscrizione di falsi ideologici amministrativi, nell’area P.I.P. di Pianopantano; realizzazione (affidamento gara e direzione dei lavori) dei tre mega-pozzi in via Fontanelle; progetto «taroccato» cofinanziato dalla Regione Campania dal titolo “Per Crescere Insieme”; inaugurazione “truffa” dell’ex Palazzo di Città.
Quale risultato? Un solo ed omogeneo esito: queste vicende sono tutte al vaglio dell’Autorità giudiziaria competente.
«Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte», scriveva il filosofo libanese Khalil Gibran. Ed è propria una notte – la più oscura – quella che sembra calata, da un po’ di tempo, nelle stanze del Comune di Mirabella Eclano, grazie anche agli avvisi di garanzia.
Un modesto consiglio al Sindaco Francescantonio Capone: oltre che rivedere l’approvato programma politico-amministrativo, perché non anticipare il previsto “rimpasto” dell’ormai statica Giunta comunale?
Oppure, perché non dare un significativo «cambio di rotta» con l’ingresso in Giunta di uno o più Assessori “esterni”? Ad esempio, l’ex primo cittadino Vincenzo Sirignano, con delega di Vice Sindaco?
E’ ormai risaputo che una politica, sia essa anche amministrativa, è vincente quando induce alla riflessione, al confronto e al giudizio in base all’esigenza non di suscitare consensi, ma di osservare, confrontandole, responsabilità e scelte.
Basta poco… «intelligenti pauca!».

Benigno Blasi


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