A due anni e mezzo dall’insediamento della neo eletta Amministrazione comunale, capeggiata dal Sindaco Francescantonio Capone, ecco a voi il “pagellino” de La Fenice Online.

votazione

FRANCESCANTONIO CAPONE –  Sindaco  / voto: 4

“L’Orlando Furioso”
Il professore Francescantonio Capone, da socialista in erba a pantofolaio di Ciriaco De Mita. Uomo per tutte le stagioni: dal primo cittadino Edmondo Pugliese a se stesso, passando per il Sindaco “Cenzino”, si è candidato in tutte le liste immaginabili. Da Pa(s)sionario del Passo (autonomo) a Sindaco della Città di Mirabella Eclano: è questo il riassunto della sua parabola politico-amministrativa durata 40 anni.
La fascia tricolore sembra avergli fatto perdere il senno. Non sopporta il contraddittorio, al quale risponde con le urla ed il suo colorito paonazzo. Ama fare comizi, persino al cimitero, un po’ meno ricevere domande scomode, a cui risponde con le querele.
Sul piano amministrativo continua a beneficiare della scia di finanziamenti ottenuti dalla precedente Giunta guidata da Vincenzo Sirignano (Parco Fluviale, Palazzo di Città, Dissesto idrogeologico, PIP).
Ha tenuto per sé la delega al ‘Bilancio’, con il risultato di dover rettificare i conti a fine anno per mancata comunicazione dell’aliquota Tasi al Ministero.
Il suo motto si potrebbe riassumere con l’espressione: “divide et impera!”.

GIANCARLO RUGGIERO – Vice Sindaco /  voto: 5

“Il Sindaco di Calore”
L’imprenditore Giancarlo Ruggiero, Vicesindaco grazie al suo feudo elettorale, Ruggiero si è sempre battuto per la sua frazione.
Il suo cavallo di battaglia è il Parco Fluviale, che finalmente è partito, nonostante l’intemperanza guerrafondaia dell’Orlando Furioso, che chiedeva l’intervento del Consiglio di Stato.
La sua mediazione è stata decisiva per lo sblocco della pratica e la risoluzione delle ostilità col Consorzio di Bonifica dell’Ufita. Qualcuno, però,  è convinto che sia sostanzialmente un “buco nell’acqua”!

AGNESE VIETRI  – Assessore / voto: 4

“Non pervenuta”
La giovane professoressa Agnese Vietri, nuova all’Amministrazione, finora non ha brillato.
Si è fatta promotrice della mostra archeologica, spacciata per museo, sulla quale ha relazionato in Consiglio comunale. La mostra, poi, si è tramutata in magazzino con apertura su richiesta.
Le lasciamo il beneficio dell’inesperienza… … …

GERARDO SIRIGNANO – Assessore / voto: 6

“Il rampollo di famiglia”
L’ingegnere Gerardo Sirignano, tecnico prestato all’Amministrazione, come ama definirsi, ha dedicato le sue energie alla spinosa questione del tributo comunale per i rifiuti. E’ riuscito a strappare una magra riduzione delle tariffe che tuttavia si è tradotta in un peggioramento del servizio.
Si è impegnato nella ricerca di fondi per il risparmio energetico del complesso scolastico di Mirabella capoluogo, ottenendo un buon finanziamento.
Nonostante ciò, fatica a trovare una delega ed è costretto a scalpitare in Consiglio comunale.

RAFFAELLA RITA D’AMBROSIO – Assessore / voto: 4

“La social-manager”
L’avvocatessa Raffaella Rita D’Ambrosio, salita alla ribalta del grande pubblico grazie alle sue uscite sui social network, è un po’ meno nota per la sua attività consiliare ed amministrativa. Ringrazia lusingata quando elogiata, deride beffarda quando contraddetta. Si definisce “Assessore alla guerra” ed in effetti non ha tutti i torti. La guerra porta fame e distruzione, la stessa che il suo assessorato ha portato al ‘Sistema Museale’, con la chiusura “Ad libitum!” del circuito museale con gara di assegnazione “sine die”.
Anche lei nuova alla politica, ha forse confuso il ruolo di Assessore comunale con quello di organizzatrice di eventi.
Le politiche per il turismo sono anche queste, d’altronde. Qualcuno le dica che c’è anche altro, ad esempio la trasparenza (???) nella gestione del “Settembre Eclanese”.

GOFFREDO PETRUOLO  – Presidente del Consiglio / voto: 6

“Il Folgorato sulla Via di Damasco”
Il commercialista Goffredo Petruolo, determinante nella designazione del candidato Sindaco (Francescantonio Capone) nelle riunioni pre-elettorali, lo è stato anche con i suoi voti. Pur meritando un posto nella “Giunta Capone”, è stato trombato alacremente e destinato allo scranno più alto del Consiglio comunale. Folgorato, per tutto ciò, sulla via di Damasco, si è allontanato progressivamente dalla maggioranza, complice lo svarione sulle aliquote Tasi, denunciando a telecamere accese un “falso in atto pubblico” nella pubblicazione e trasmissione delle delibere di Giunta sia all’Albo Pretorio sia al Ministero dell’Economia e Finanza.
Come Presidente del Consiglio comunale eclanese, si è mostrato equidistante, moderando i lavori del Consiglio comunale con indulgenza ed equilibrio.

ANTONIO SIRIGNANO –  Capogruppo Opposizione / Voto: 5 –

“Lo smemorato di Collegno”
Il dinamico consulente Antonio Sirignano, uscito da una cocente sconfitta elettorale per una manciata di voti, non si è ancora ripreso dalla sindrome da “astinenza” del Governo della Città.
Erede al trono ‘in pectore’ per il post-Cenzino, viene fatto fuori dal fuoco incrociato e diseredato dal suo “Padre politico”.
Nella scomoda posizione di “ex” oscilla tra l’amnesia ed il pentimento. La sua opposizione colpisce ma non affonda, scava ma non scopre, si muove ma non avanza.
E’ forse pronto un “patto della staffetta” in via Porta di Piedi? Ai posteri l’ardua sentenza.

 Giorgio Perozzi


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