Liceo scientifico Aeclanum : sorgente di sapere o sorgente d’acqua?

bannerliceoscientifico

Da alcuni giorni siamo stati informati che nei locali sotterranei del liceo scientifico Aeclanum è stata rinvenuta una quantità d’acqua tale  da suscitare non solo molta  perplessità, ma anche una certa preoccupazione. La fonte è alquanto attendibile. Pare che ci sia stata più di  un’ispezione fatta da alcune forze dell’ordine da cui risulta che un bel po’ d’acqua ristagni nei predetti locali (sottoscala) e , se pensiamo che abbiamo avuto un’estate torrida e secca e un autunno scarso di pioggia, la notizia dovrebbe metterci in allarme.

Una prima domanda si   è spontaneamente posta : possibile che nessuno ne sapesse niente? Ci siamo dati subito anche la risposta: se l’accesso a tale locale (sottoscala) era ed è scrupolosamente sbarrato da una grata di ferro chiusa con lucchetto, qualcuno sicuramente sapeva e sa. In un paese che si rispetti una delle priorità è sicuramente la scuola, allora come è possibile che nella nostra cittadina essa venga trascurata in tal modo?

Negli ultimi tempi si è fatto un gran parlare con conseguente vergognosa caciara “degli addetti ai lavori” intorno ai parametri di sicurezza che, guarda caso, il D S dell’Istituto Aeclanum ha riscontrato non adeguati al Liceo classico, che ha sede al centro di Mirabella da più di vent’anni.

Sicuramente adeguare la scuola alle nuove norme sulla sicurezza è sacrosanto, perché la tutela e il benessere dei giovani è di certo una priorità assoluta. Ma tanto zelo doveva essere ancor più mostrato in merito ai “ locali- piscina” del liceo scientifico.

Possibile che il Preside non abbia mai fatto un giro di ricognizione per conoscere la scuola che ha chiesto di dirigere e che quindi non sapesse di tale situazione?

Che abbia manifestato tanta solerzia nel voler, ad anno già iniziato, spostare le classi  del Liceo classico d’intesa con una parte dell’Amministrazione comunale e non abbia sottolineato anche le difficoltà del Liceo scientifico?

Viene in mente la parabola della pagliuzza e della trave, sempre attuale a distanza di due millenni. Si vede sempre la pagliuzza nell’occhio altrui e non la trave nel proprio. Sarebbe a dire che il DS Centrella ha provocato tanto schiamazzo per alcuni adeguamenti che il proprietario dello stabile di via Variante era da subito disposto a fare   e non si è reso conto della palafitta in cui fanno scuola gli alunni dello Scientifico.

E pensare che gli occhi di cui trattasi sono entrambi i suoi!!!!!

Questo però è quanto potrebbe sembrare.

Ad una lettura più attenta dei fatti ci viene da concludere che  nella vicenda del Classico ,bisognava contribuire a mistificare decisioni già da tempo studiate e prese da una Amministrazione di parte . Riguardo alla questione del Liceo scientifico invece, innanzitutto essa è stata sollevata da segnalazioni di alcuni cittadini e non, come affermato dal preside Centrella in una recente intervista, da un ricorso anonimo alla Procura di Benevento. Tale organo di giustizia, come tutti sanno, non prende in considerazione gli esposti anonimi ma li cestina. Inoltre gli incontri con il sindaco di Grottaminarda  porterebbero a supporre che forse la situazione non è proprio come la si vuol far apparire.

Se qualcuno pensa che quanto poniamo all’attenzione dei nostri lettori sia una pura e semplice strumentalizzazione si sbaglia di grosso. Chi ama il proprio paese e ritiene che la scuola sia, detto senza alcuna retorica, il luogo in cui i nostri giovani si preparano al difficile mestiere della vita, non può tacere ciò che sa.

Speriamo pertanto che vengano presi al più presto seri provvedimenti e che invece di pensare a sterili diatribe e a stupide prese di posizione per meri fini politici si affronti con la dovuta tempestività la questione.

Ci permettiamo infine di suggerire ai vari misuratori delle acque emerse di usare lo stesso metro e soprattutto di utilizzare quello della coscienza.

EMMEDUE


Print pagePDF pageEmail page
Print Friendly, PDF & Email