APRILE A MIRABELLA, una primavera di solidarietà!

Di fronte ai cambiamenti repentini e complessi della modernità e al perdurare di crisi economiche e di valori che caratterizzano il nostro tempo, altrettanto complessa e variegata è la risposta della collettività e dei singoli, chiamati a confrontarsi quotidianamente con nuove emergenze, fragilità, insicurezze e timori per il futuro.

Se i TG, le statistiche e qualche esperienza personale, molto spesso restituiscono, impietose, l’immagine di una società sempre più intollerante, razzista e divisa, non possiamo, però, trascurare l’altra faccia della medaglia: l’Italia solidale, quel piccolo esercito, più o meno silenzioso, che si dona per perseguire obiettivi comuni, di riconosciuto spessore umano, culturale e sociale, costruendo un sistema di relazioni di solidarietà, aiuto reciproco e collaborazione.

L’ultimo Rapporto Istat in materia di “Reti della solidarietà. Volontariato, partecipazione e benessere”, pubblicato nel 2018, ha reso noto il dato del 2016, quando le persone impegnate in almeno una attività gratuita negli ultimi 12 mesi erano il 13,2% della popolazione italiana dai 14 anni in poi, per lo più donne (con tempi diversi a seconda degli impegni familiari e di lavoro), colte, lavorativamente e socialmente impegnate.

E la bella notizia, anch’essa confermata dai dati raccolti, è che “fare del bene agli altri fa bene a sé stessi, e in molti modi: svolgere attività gratuite in gruppi o associazioni permette di sentirsi utili, di migliorarsi, di accrescere le proprie abilità e competenze; permette, inoltre, di instaurare rapporti interpersonali gratificanti e di ampliare le proprie reti sociali. Soprattutto, la partecipazione attiva e generosa alle reti di servizio paga, ed estende alle componenti sociali più svantaggiate un sostegno all’inclusione paragonabile al vantaggio derivante dal possesso dei livelli più elevati di istruzione e dalla residenza nelle aree più benestanti della penisola” (http://www.ilgiornaledellefondazioni.com/content/le-reti-della-solidariet%C3%A0-volontariato-partecipazione-e-benessere-nel-rapporto-istat-2018).

Di tutto questo si ha consapevolezza e, fortunatamente, si fa esperienza anche a Mirabella Eclano, dove vari enti e associazioni sono costantemente impegnati al servizio della comunità che, a sua volta, non si tira indietro rispetto alle sollecitazioni e ai frequenti inviti a collaborare.

Nell’ultimo mese di aprile, diversi eventi di solidarietà e sensibilizzazione hanno avuto luogo in città, affiancando coerentemente gli appuntamenti religiosi, ugualmente molto sentiti, che hanno preceduto la Pasqua. Durante i tempi forti del calendario liturgico, infatti, i credenti sono chiamati a testimoniare la propria fede con opere di carità e gesti di condivisione; al contempo anche i non credenti sostengono generosamente lo spirito delle iniziative, mossi dal desiderio di solidarietà, giustizia sociale e impegno civile che, a prescindere dal credo, sono fortemente radicati nella nostra cultura.

Dall’inizio del mese di aprile, Mirabella ha visto all’opera:

la locale CONFRATERNITA di MISERICORDIA, impegnata dal giorno 5 al 7 nella vendita delle uova dell’AIL in sostegno di “DAI VITA ALLA RICERCA”, manifestazione nazionale per finanziare la ricerca contro i tumori del sangue e garantire servizi di assistenza ai pazienti e ai loro familiari;

il VOLONTARIATO VINCENZIANO che, con la vendita di uova di cioccolato, il 6 e 7 aprile ha raccolto fondi da destinare ai più bisognosi tramite le attività dell’Emporio Solidale;

le SORELLE DELLA CARITÁ le quali, coadiuvate da volontari e associazioni del territorio, hanno coinvolto la colletività nel finanziamento dell’intervento di restauro della statua di S. Pasquale, parte del patrimonio religioso, affettivo e culturale della città, nonché simbolo del legame che unisce da sempre i cittadini eclanesi all’Ordine Vincenziano e alle suore presenti sul territorio;

la FRATERNITÁ dell’Ordine Francescano Secolare che, nei giorni 10 e 11 aprile, Domenica delle Palme, ha allestito il mercatino ispirato al tema “Abitiamo le distanze… nella Solidarietà”, destinando i ricavi al Progetto dell’OFS Regionale “Una mano per un sorriso” (rivolto a bambini che vivono situazioni di disagio familiare e sociale) e al restauro della statua di S. Pasquale.

Nonostante l’accavallarsi delle date e degli eventi, Mirabella ha risposto bene, dimostrando fiducia tanto nelle iniziative quanto nelle persone impegnate sul campo, che si sono spese in un clima di serenità e aiuto reciproco, affinché tutte le proposte fossero adeguatamente valorizzate e ciascun obiettivo raggiunto nel migliore dei modi.

Il rapporto ISTAT ha già certificato che a chi fa volontariato, l’attività piace, genera propensione all’ottimismo e processi di inclusione e riscatto nella vita dei singoli volontari, delle associazioni di cui fanno parte e dei destinatari dell’attività stessa.

Senza pretese di precisione statistica, fa piacere rilevare come la corretta, leale ed entusiasta collaborazione delle diverse componenti di una comunità riesca a innestare uguali processi virtuosi a livello locale, ricucendo distanze, strappi e ferite e lasciando ben sperare per il futuro della città.

R.B.


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